Messina, la mappa del tesoro sequestrato al re delle cooperative

Messina, la mappa del tesoro sequestrato al re delle coop

Prima le discoteche, poi il grande affare dei servizi socio-assistenziali, infine gli investimenti immobiliari
MISURE DI PREVENZIONE
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PALERMO – Gli investigatori parlano di “alleanza criminale” fra Santino Napoli e Giuseppe Busacca, oggi raggiunti da una misura di prevenzione personale e patrimoniale. Più che un’indagine è un viaggio che segue la mappa di un tesoro stimato in 100 milioni di euro, tra società e beni immobili.

Dalla cooperativa che si occupa di assistenza agli anziani alla sala ricevimenti Villa Hera a Milazzo. Una location da sogno per eventi e ricevimenti. Fanno parte del lungo elenco di beni sequestrati e affidati a un amministratore giudiziario. Le attività restano aperte.

L’alleanza fra Napoli, 71 anni, ex consigliere comunale di Milazzo (condannato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa), e l’imprenditore Busacca, 67 anni di Ficarra (rinviato a giudizio nel 20178 anche per corruzione), risale alla prima metà degli anni Duemila quando Napoli lo avrebbe aiutato ad ottenere la proroga del servizio comunale di assistenza agli anziani affidato alla cooperativa sociale Genesi. In ballo c’erano anche altri affari legati alla gestione delle discoteche più alla moda del tempo: Le Terrazze, Babylon, Inside.

La coop Genesi è l’inizio di tutto. Senza di essa Busacca non sarebbe diventato il ras dei servizi socio-assistenziali. Grazie ai primi finanziamenti pubblici ha costruito un reticolo di società, differenziando gli investimenti. Dietro, secondo la Procura di Messina e la Divisione nazionale anti criminale della polizia, ci sarebbe un illecito travaso di soldi, operazioni di riciclaggio e un castello di false fatturazioni. I redditi dichiarati da Busacca e dai suoi familiari non giustificherebbero gli investimenti fatti negli anni. La sperequazione è alla base della misura patrimoniale.

Del reticolo di società nel settore dell’assistenza per giovani, anziani e disabili fanno parte le cooperative Cesim, Sant’Ignazio, “Nebrodi evoluzione servizi” e “Scuola cattolica San Vincenzo de Paoli” che hanno ottenuto commesse in provincia di Messina, ma anche a Roma e in Sardegna. Poi ci sono la cooperativa agricola “Agro Nebrodi” il “Salumificio dei Nebrodi”, la Brand Nebrodi” che si occupa di attività silvo-pastorale.

Ed ancora la “Arca società consortile” che ha acquisito l’hotel Petit di Milazzo, la immobiliare “Quattro B” e la “Gab srl” che ha investito nel gioiello di Villa Hera, in contrada Sant’Elmo a Milazzo (un tempo si chiamava Villa Agnese).

Infine ci sono decine di immobili e terreni, e due recenti conti correnti in Romania e congelati grazie ad una normativa europea. Non si sa ancora quali provviste finanziarie contengano. La cifra di 100 milioni potrebbe essere più alta.


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