Messina, terremoto formazione| Scattano altri quattro arresti - Live Sicilia

Messina, terremoto formazione| Scattano altri quattro arresti

Quattro ai domiciliari: l'ex sindaco di San Piero Patti Salvatore La Macchia, Roberto Giunta, Domenico Fazio e il commercialista Stefano Galletti. Sono collaboratori della segretaria politica di Genovese e del deputato regionale del Pd Franco Rinaldi. Tutti i nomi degli enti coinvolti.

Altri nove enti coinvolti
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 MESSINA – Quattro persone sono state sottoposte agli arresti domiciliari da polizia e guardia di finanza nell’ ambito del proseguo dell’inchiesta della Procura di Messina sulla formazione professionale che e’ sfociata anche nella richiesta di arresto del deputato nazionale del Pd Francantonio Genovese.

Si tratta dell’ex sindaco di San Piero Patti (Messina) Salvatore La Macchia, di Roberto Giunta, di Domenico Fazio e del commercialista Stefano Galletti: i primi tre sono collaboratori della segretaria politica di Francantonio Genovese. Giunta e Fazio sono anche collaboratori del deputato regionale del Pd Franco Rinaldi, cognato di Genovese, e anche lui indagato.

Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, al peculato e alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche destinate al finanziamento di progetti formativi tenuti da numerosi centri di formazione professionale. Oltre ai gia’ noti Lumen, Aram, Ancol sono finiti sotto inchiesta anche gli enti Enfap, Enaip, Ial, Training service L&C Learning e consulting, Cesam, Ecap, Esofop, Apindustria e Reti. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto, Sebastiano Ardita, e dai sostituti, Camillo Falvo, Liliana Todaro, Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti, avrebbero permesso di accertare che i soggetti indagati, attraverso gli Enti di formazione e societa’ appositamente create, grazie a prezzi gonfiati per l’acquisto di beni e servizi o, addirittura, a prestazioni totalmente simulate, sottraevano a loro vantaggio i fondi assegnati per lo svolgimento dei corsi di formazione. La gran parte degli indagati sono risultati tra loro legati da vincoli di parentela e di assoluta fiducia.


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