CATANIA – La metropolitana di Catania si sposta sempre più verso la periferia. Con l’inaugurazione della tratta Nesima – Monte Po, avvenuta lunedì 22 luglio alla presenza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, l’infrastrutture etnea ha iniziato la sua proiezione verso i paesi dell’hinterland.
La meta finale è avere un treno che dall’aeroporto Fontanarossa arrivi al centro di Paternò, passando per il porto di Catania, per piazza Stesicoro, per la periferia ovest del capoluogo e poi per Misterbianco. I lotti ancora in lavorazione sono quattro. A opera finita, le stazioni previste saranno 27.
Fontana e Monte Po
Le due stazioni inaugurate da Salvini sono i primi passi della metropolitana catanese verso l’hinterland. Da Nesima, entrata in funzione nel marzo 2017, i treni proseguono fino a Fontana e a Monte Po, entrambe progettate secondo un’idea simile, che si distanzia un po’ dalle altre fermate della metro.
Sia Fontana che Monte Po, infatti, si sviluppano su tre piani, con banchina, intermedio e mezzanino. Il piano di copertura è realizzato con una tecnica che permette l’accesso di molta luce naturale nella stazione. La stazione Fontana è collegata direttamente all’ospedale Garibaldi con un sottopassaggio.
La nuova tratta è lunga 1,7 chilometri, secondo i dati diffusi dal ministero delle Infrastrutture in una nota. In totale sono in funzione 10 chilometri e mezzo della metropolitana di Catania. Il costo complessivo della Nesima – Monte Po è stato di 93 milioni di euro, con un costo per chilometro di 54,7 milioni di euro.
La metropolitana futura
Sono quattro i lotti ancora in lavorazione della metropolitana di Catania. Il tratto Nesima – Monte Po dovrebbe arrivare a congiungersi a Misterbianco centro, da cui poi partirebbe il secondo lotto di lavori, quello che lo unirà al centro di Paternò passando da Belpasso.
Gli altri due lotti si sviluppano a sud. Il primo, da Stesicoro a Palestro, è già in fase di esecuzione e prevede una galleria di 2,2 chilometri. Il secondo lotto di lavori prevede l’arrivo fino all’aeroporto di Fontanarossa. A quel punto da Stesicoro a Fontanarossa ci sarà una linea di 6,8 chilometri con 8 stazioni. Da capolinea a capolinea, la metro catanese sarà lunga 30 chilometri.
I lotti “problematici”
Il rischio, come già segnalato da Livesicilia, è che la metropolitana si sviluppi a spezzoni. Mentre, infatti, sono già stati affidati i lavori per la Misterbianco – Paternò, le tratte da Monte Po a Misterbianco e da Stesicoro ad Aeroporto sono in stallo. In entrambi i casi il problema è un contenzioso tra Ferrovia Circumetnea e la ditta che ha ricevuto l’appalto, il Consorzio Medil di Benevento.
Proprio della tratta tra Monte Po e Misterbianco si è parlato nell’inaugurazione della nuova tratta Nesima – Monte Po. Ne ha fatto cenno per primo il sindaco di Misterbianco Giuseppe Corsaro, che nel suo intervento, per altri versi entusiasta dell’apertura delle nuove stazioni, ha detto: “Sulla Monte Po – Misterbianco il pericolo è l’empasse, che rischia di rendere monca quest’opera”.
Della stessa tratta ha parlato anche, nella stessa occasione, il Commissario del ministero delle Infrastrutture per la metropolitana di Catania, Virginio Di Giambattista: “Avviare i lavori tra Monte Po e Misterbianco è fondamentale. A seconda dei lavori del Collegio Consultivo Tecnico, la previsione è che si potrebbero avviare i lavori per gli inizi del 2025”.
Della Stesicoro – Aeroporto ha parlato invece Renato Schifani, presidente della Regione, in una nota in cui annuncia che l’investimento totale della Regione per questa infrastruttura arriverà a oltre 360 milioni di euro di sole risorse comunitarie.
“La realizzazione della tratta Stesicoro – Aeroporto – ha detto Schifani – andrà a completare il percorso della Circumetnea verso la destinazione finale dell’aeroporto Fontanarossa di Catania, contribuendo al miglioramento della mobilità sostenibile in un’area fortemente congestionata”.