Miccichè: "Ostilità contro di me" | E fa visita ai fratelli Pellegrino - Live Sicilia

Miccichè: “Ostilità contro di me” | E fa visita ai fratelli Pellegrino

"Devo pagare la colpa di non essere stato in assessorato e di non aver potuto ricevere i fratelli".

L'assessore nella bufera
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PALERMO- “Dimettermi? Non ci penso proprio. Non ho ucciso nessuno, non ho rubato, non ho commesso alcun illecito. Devo pagare la colpa di non essere stato presente in assessorato e quindi di non aver potuto ricevere i fratelli Pellegrino? E’ ovvio che come assessore mi assumo la responsabilità del comportamento dei miei collaboratori e prenderò provvedimenti, perché non è possibile che quei ragazzi abbiano aspettato mezza giornata”. Lo dice l’assessore regionale alla Famiglia, Gianluca Micciché, parlando con l’ANSA nel pieno delle polemiche sul servizio delle ‘Iene’ e rispondendo alle richieste di dimissioni che arrivano da più parti, anche dalla stessa maggioranza che sostiene il governo di cui fa parte. – “Questo pomeriggio sono andato a trovare i fratelli Pellegrino nella loro abitazione, abbiamo parlato di quanto accaduto. Gli ho spiegato che non ero in assessorato quando sono venuti perché non sapevo della loro visita e gli ho riferito le azioni che ho intrapreso per sostenere loro e i tanti disabili che in Sicilia hanno bisogno di assistenza”.

Aggiornamento

“Se mi si contesta il merito di provvedimenti che ho assunto me lo si dica e sono pronto al confronto con chiunque. Ma se ci sono problemi politici, perché ormai siamo in piena stagione elettorale, voglio saperlo: in questo caso sono disponibile ad affrontare qualsiasi discussione e posso anche fare un passo indietro”. Così l’assessore regionale alla Famiglia, Gianluca Miccichè, finito al centro di polemiche per un video delle ‘Iene’ che riprende un’auto in “fuga” dall’assessorato regionale alla Famiglia mentre i fratelli Pellegrino, disabili in sedia a rotella, aspettavano da otto ore di essere ricevuti da lui. Per l’assessore, che smentisce di essere stato in quell’auto e di essere fuggito, l’episodio è solo l’ultimo pretesto di chi lo vorrebbe fuori dalla giunta Crocetta, come scrive il sito ‘Economysicilia’. Alcuni deputati, di maggioranza e opposizione, qualche giorno fa hanno firmato una mozione di censura nei suoi confronti, che potrebbe arrivare in aula subito dopo la chiusura della sessione di bilancio. E ieri sull’onda delle immagini di quel video delle ‘Iene’ il gruppo del Pd ha chiesto le sue dimissioni. “Il mio assessorato è il terminale di tutte le crisi – dice Miccichè – Si sfogano tutti su di me: precari Asu, Lsu, dipendenti Ipab, disoccupati, ex sportellisti, lavoratori che vogliono la cassaintegrazione in deroga. Se qualcuno pensa che io sia un soggetto su cui scaricare tutte le emergenze decennali di questa Regione si sbaglia. Mi sottraggo a questo gioco al massacro: non ci sto”. Un messaggio inequivocabile che Miccichè manda soprattutto ai suoi colleghi assessori: “A dicembre ho portato in giunta il piano per lo svuotamento del bacino degli Asu ma ho trovato resistenze da parte di alcuni miei colleghi: e dire che quel piano l’ho concordato col ministero”. Non solo. “Da tre mesi giace in commissione Bilancio dell’Ars la mia riforma delle Ipab, perché non la portano avanti?”. E ancora: “Sto ricostituendo il fondo per la disabilità vuoto da anni”. Insomma, è convinto che qualcuno gli stia mettendo il bastone tra le ruote. “In un anno ho portato avanti in silenzio, perché non sono uno di quelli che ama andare sulla stampa, azioni che in questo assessorato mai nessuno aveva avviato in dieci anni – attacca – eppure attorno a me si è creato un clima ostile”. (ANSA).

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