PALERMO – Quel “ringraziamento” a Marcello Dell’Utri dopo la nomina a sottosegretario costa caro a Gianfranco Miccichè. Su L’Unità sia Gianpiero D’Alia sia Rosario Crocetta lo criticano per quelle dichiarazioni. “Inaccettabili” secondo il presidente della Regione.
A Gianpiero D’Alia, neoministro della Funzione pubblica, nella distribuzione dei sottosegretari è toccata una bella (e doppia) gatta da pelare. Gianfranco Miccichè e Michaela Biancofiore sono i due nomi che più hanno scatenato polemiche in questi giorni. E le loro dichiarazioni, presenti e passati, certo non hanno aiutato. Intervistato dall’Unità, D’Alia invita i suoi sottosegretari a un più pridente silenzio. Partendo dal grazie a Marcello Dell’Utri pronunciato da Miccichè, che ha fatto storcere il naso a tanti. “È stata una dichiarazione inopportuna nei contenuti e sotto il profilo politico dalla quale mi dissocio in maniera assoluta e radicale – dice a L’Unità D’Alia -. Per chiarezza e fugare ombre, dico subito che nel mio staff ci sarà un magistrato antimafia che curerà l’applicazione delle norme del decreto legislativo anticorruzione di competenza del mio ministero. Su questi temi saremo inflessibili. Si tratta di valori non negoziabili. Più in generale dico che avremo molto da lavorare e di certo non possiamo permetterci il lusso di divagare con affermazioni infelici che creano polemiche inutili”.
Bacchettata anche per Biancofiore che sostiene che «i gay sono persone con seri problemi». «Sono dichiarazioni che mi fanno senso – dice D’Alia -, sono sicuro che non saranno più ripetute. Il sottosegretario Biancofiore ha spiegato che sono state frasi infelici estrapolate da un contesto diverso. In ogni caso ripeto: qui non c’è spazio per il pettegolezzo spacciato per discussio- ne politica. Qui si lavora».
Il grazie di Miccichè a Dell’Utri viene censurato anche da Rosario Crocetta, che sempre su L’Unità, usa parole ben più dure di quelle di D’Alia e vuole Miccihè fuori dal governo Letta. «Le frasi di Gianfranco Miccichè con le quali ha in pratica ringraziato Marcello Dell’Utri per l’aiuto che avrebbe ricevuto per entrare nel governo Letta, sono semplicemente inaccettabili, anzi incommentabili. Uso questo termine per far capire tutta la mia delusione per l’accaduto». Così il presidente della Regione sulla polemica sollevata dalle dichiarazioni al Corsera del nuovo sottosegretario.
Crocetta spiega: «L’Unità ha scritto che se parla così, Miccichè è incompatibile con il governo Letta. Io credo che le sue frasi siano davvero inaccettabili in una democrazia, sono parole che suscitano una profonda indignazione in tutti coloro che credono nella dimensione dell’etica. Sia chiaro, nessun attacco giustizialista contro Miccichè, nessuno aveva messo un veto su di lui. Quel che è inaccettabile è che ringrazi Dell’Utri, che lo ricordo è un condannato per mafia in appello».

