La marcia indietro di Miccichè | “Tornano i tetti agli stipendi” - Live Sicilia

La marcia indietro di Miccichè | “Tornano i tetti agli stipendi”

Il presidente dell’Ars ha convocato il Consiglio di presidenza. Entro 60 giorni dovrà fissare i nuovi limiti agli stipendi d’oro.

PALERMO – Entro 60 giorni dovranno tornare i tetti agli stipendi dell’Ars. Il Consiglio di presidenza, da poco costituito, convocato dal presidente Gianfranco Miccichè, “ha preso atto del parere degli uffici da cui risulta la scadenza, il prossimo 31 dicembre, del regime dei tetti stipendiali”. Un tetto da 240 mila euro, limite massimo per i compensi di Palazzo dei Normanni, introdotto nella scorsa legislatura.

La vicenda è quella che ha scatenato furiose polemiche nella maggioranza, culminate anche nell’addio del primo assessore della giunta Musumeci, Vincenzo Figuccia. E adesso, ecco che si profila una retromarcia dell’Assemblea, almeno stando alle parole dello stesso Miccichè, lo scorso 21 dicembre. “Il 31 dicembre – aveva detto – scade il tempo previsto dalla legge per il taglio degli stipendi. La stessa legge vieta che questi tagli vengano riproposti. La norma prevede infatti che quei tagli fossero ‘una tantum’. Quindi devono essere ripristinati. A marzo o aprile, quando il Senato si insedierà di nuovo, e deciderà di rinnovare questi tagli, ci adegueremo ovviamente”.

Ora, come detto, la marcia indietro, dopo le critiche piovute anche da esponenti della stessa maggioranza. “Considerata l’impossibilità di interventi non concertati con le organizzazioni sindacali, all’unanimità, su proposta del presidente Miccichè, – si legge nella nota di Palazzo dei Normanni – il Consiglio di presidenza ha dato mandato all’onorevole Giorgio Assenza, come membro anziano del Collegio dei questori, all’immediato avvio delle trattative sindacali, al fine di arrivare entro 60 giorni ad un accordo che possa ripristinare il tetto attuale dei 240 mila euro o, quantomeno, introdurre dei limiti alle indennità stipendiali previste prima della riduzione”. Tornerà il tetto, quindi. Entro fine febbraio. Anche se non è ancora certo quanto sarà… alto.


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