"Migliaia di aziende rischiano di chiudere: non siamo ottimisti" - Live Sicilia

“Migliaia di aziende rischiano di chiudere: non siamo ottimisti”

I vertici dell'associazione di categoria affitti in Commissione.
CONFCOMMERCIO
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“Non riusciamo ad essere ottimisti. Moltissime aziende, oltre 40 mila, rischiano la chiusura in Sicilia. Si stima la perdita di almeno 30 miliardi di fatturato e di circa 30 mila unità lavorative. Se non si interviene immediatamente, sarà una catastrofe senza precedenti”.

Così il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, oggi al quinto giorno di sciopero della fame, audito questa mattina in commissione Attività produttive all’Ars, presieduta da Orazio Ragusa. Alla presenza dell’assessore regionale Domenico Turano, Manenti ha ribadito che “occorre potenziare la misura straordinaria di liquidità gestita dall’Irfis, anche in termini di celerità istruttoria con tempi di deliberazione certi e ha chiesto che il cosiddetto Fondo Sicilia sia rifinanziato il prima possibile e non più con l’8% a fondo perduto ma almeno con il 10%”.

Manenti ha anche sollecitato “una terza misura che deve essere modulata per le aziende con maggiori esigenze con un finanziamento sino a 350 mila euro da dividersi tra il sistema bancario e l’Irfis, in cui l’Irfis si deve impegnare a coprire tutti gli interessi maturati anche per la parte da corrispondere al sistema bancario”. Il riferimento è alla prevista rimodulazione dei fondi europei e nazionali extra finanziaria (250 milioni di euro), da utilizzare per i ristori alle imprese colpite dalla crisi dovuta alla pandemia. Chiesti ristori, altresì, sia per le utenze che per gli affitti. Risorse in più che devono essere stanziate direttamente ai proprietari degli immobili che dimostrano, attraverso i contratti registrati, il loro credito.

Turano, di concerto con l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, si è detto disponibile, anche grazie all’opera di sensibilizzazione attuata da Ragusa, che ha presieduto la commissione alla presenza, tra gli altri, dei deputati regionali Stefania Campo e Nello Dipasquale, a illustrare il contenuto delle richieste al governatore Musumeci e già il 19 maggio sarà convocato un tavolo ristretto per verificare come dare attuazione alle procedure. (ANSA).


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