Cassa integrazione a rotazione per i 269 dipendenti a rischio e un nuovo tavolo da aprire con la futura acquirente per maggiori garanzie sui lavoratori. È questo il bilancio del primo incontro del tavolo prefettizio sulla vertenza dei lavoratori della catena Grande Migliore. I dipendenti, -“circa 150, il settanta per cento della forza lavoro” spiega Roberto Ferrara, Rsu del sindacato Cisl Fisascat aziendale – e i familiari sono partiti da via Generale di Maria, per raggiungere in corteo la prefettura.
All’incontro, oltre al prefetto Umberto Postiglione erano presenti l’amministratore delegato della catena Beppe Migliore, le associazioni sindacali Cisl Fisascat e Filcams Cigil. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, l’azienda si è impegnata perché venga concessa una cassa integrazione a rotazione tra i 269 dipendenti, inizialmente prevista per i lavoratori a zero ore, che a seguito della richiesta dei sindacati, la Migliore Spa cercherà anche di anticipare.
Sul futuro dei dipendenti, che ancora la società non aveva reso chiaro, è stato chiesto che “nel contratto di acquisizione di Migliore spa – continua Ferrara – venga inserita una clausola per salvaguardarli, che sarà discussa in un nuovo tavolo cui parteciperà anche la possibile acquirente”. Terminano, quindi, le azioni di protesta dei lavoratori: si fermeranno gli scioperi in attesa dei risultati del prossimo tavolo, anche se, annunciano i dipendenti, a Palermo e a Trapani proseguirà lo stato di agitazione (nel video la protesta).
La crisi ha colpito anche la Rinascente Spa. Nel biennio 2010-2011 l’azienda a Palermo ha perso quasi un milione e mezzo di euro, il 7% del suo fatturato, decidendo così di ridurre il suo personale. Venti dipendenti, di fatto, rischiano il licenziamento.