LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – “Abbiamo presentato un esposto alla Procura di Roma e a quella di Agrigento per verificare se tutto ciò non rappresenti una fattispecie di reato”. E’ stato annunciato durante la conferenza stampa, che è in corso all’aeroporto di Lampedusa (Ag), sul caso Open Arms. Sono presenti Oscar Camps, fondatore Open Arms; Riccardo Gatti, presidente Open Arms Italia; Richard Gere, attore e attivista per i diritti umani e Gabriele Rubini (Chef Rubio), cuoco e fotografo.
“Hanno tutti toccato il mio cuore – le parole di Gere -. Ho parlato con un gruppo di donne sulla nave: una nonna, con la figlia e i nipotini e la loro storia è orribile. Hanno minacciato di fare del male al resto della famiglia se la mamma dei bambini non si fosse concessa sessualmente più volte e lei si è sacrificata”. E ancora: “A differenza di quello che dicono i politici, i governi e qualche giornale, la maggiora parte dei migranti sono cristiani. Non sono interessato a Salvini, i politici invece di aiutare queste persone le demonizzano e questo deve finire e può finire se lo facciamo finire noi. Il mio unico interesse è aiutare questa gente. Basta. Non sono italiano e sono restio a parlare della situazione politica italiana odierna. Anch’io vengo da un paese dove la situazione politica è bizzarra e dove viene demonizzato chi arriva dal Messico, da El Salvador, da Panama, dall’Honduras. Sembra che ci sia una generazione di politici che mette la propria energia nel dividere le persone, come se nel dividere ci fosse del guadagno, che è una cosa idiota. Ma siamo tutti interdipendenti”.
Gere poi lancia un appello: “Deve essere interrotta questa situazione di stallo della Open Arms, adesso. A bordo la situazione è grave, ci sono persone che vivono ammassate tra di loro e se la condizioni non è peggiore è grazie ai volontari della nave. “Dopo 8 giorni le 121 persone sulla Open Arms avevano bisogno di mangiare e bere. Amo moltissimo gli italiani, la vostra generosità e la gioia di vivere. Eppure ho notato che c’è qualcosa di cambiato. Ci sono state delle difficoltà per arrivare, con una barca, per portare viveri, alla Open Arms. La prima barca che avevamo trovato non ci ha accompagnati perché temeva ripercussioni. Ero in vacanza vicino Roma con la mia famiglia, quando ho sentito quanto stava accadendo e del decreto passato in Italia, non potevo credere che i miei amici italiani potessero tirare fuori questo odio – ha aggiunto l’attore americano – Open Arms l’ho conosciuta qualche anno fa a Barcellona. Non è la prima volta che vengo a Lampedusa (Ag), ho già visitato, anni fa, l’hotspot, e ho conosciuto le orribili storie dei rifugiati”.
*Aggiornamento ore 15.33
“Richard Gere è incredulo per l’approvazione del Decreto Sicurezza Bis: sicuramente è colpito favorevolmente dalle scelte a favore delle forze dell’ordine e contro scafisti e criminali. L’Italia le attendeva da anni. In compenso, visto che il generoso milionario annuncia la sua preoccupazione per la sorte degli immigrati della Open Arms, lo ringraziamo: potrà portare a Hollywood, col suo aereo privato, tutte le persone a bordo e mantenerle nelle sue ville. Grazie Richard!”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
LEGGI ANCHE
Migranti, Richard Gere sulla Open Arms