Milazzo, brucia la raffineria | Situazione sotto controllo - Live Sicilia

Milazzo, brucia la raffineria | Situazione sotto controllo

La foto è tratta da Facebook

Brucia un serbatoio. Operazioni di spegnimento in corso. "Nessun pericolo per l'ambiente". Aperta un'inchiesta (foto di Carmelo Amato).

L'emergenza
di
5 min di lettura

MILAZZO (MESSINA)- Proseguono le operazioni di spegnimento delle fiamme del serbatoio 513 della raffineria di Milazzo, dove la notte scorsa è scoppiato un incendio di vastissime proporzioni, visibile anche a chilometri di distanza. Non si registrano al momento feriti e intossicati e la situazione è sotto controllo, anche se si teme un disastro ambientale.

IL VIDEO DELL’INCENDIO

La prefettura non ha fatto evacuare i cittadini, ma migliaia di residenti hanno lasciato le proprie abitazioni. Sul posto anche il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino: “L’incendio è in corso – ha spiegato – perché all’interno del serbatoio è tuttora presente del carburante. Le operazioni di raffreddamento dei serbatoi limitrofi sono state avviate subito e il panico è rientrato. Per quel che riguarda la questione ambientale ho chiesto all’Arpa di intervenire per accertare eventuali conseguenze collegate ai fumi che si sono sprigionati. Adesso aspettiamo che l’azienda comunichi le cause dell’incidente e i tecnici del Ctr, il comitato tecnico regionale, possano anche esprimere un giudizio per comprendere se sono scattate in tempo le misure di sicurezza”.

”Al momento l’incendio è domato dalle forze del Vigili del fuoco e da altre squadre di sicurezza e si procede con intervento mirato sino ad esaurimento bruciatura prodotto presente nei serbatoi. Il comune di Milazzo e la prefettura di Messina ci hanno confermato che nessun operaio o tecnico è rimasto ferito nell’incidente al serbatoio 513 e non è presente alcun allarme rosso. Nonostante la nube a seguito dell’incendio, non vi sono situazioni dannose per l’ambiente e l’aria circostante”. Lo dice una nota di FederPetroli Italia che sta monitorando la situazione e lo stato delle procedure messe in atto dalle disposizione di emergenza e sicurezza a seguito dell’incendio che si è verificato la notte scorsa nei serbatoi stoccaggio della Raffineria di Milazzo. La Raffineria di Milazzo dopo gli interventi negli anni scorsi sull’ammodernamento delle infrastrutture, risulta una delle più all’avanguardia a livello europeo con impianti di raffinazione di alta efficienza tecnologica, dice FederPetroli.

Il comandante dei vigili del fuoco di Messina, Salvatore Rizzo, al Gr1 Rai ha detto che la causa del rogo scoppiato nella notte alla raffineria di Milazzo e’ dovuto al cedimento del tetto di un serbatoio. ”Il serbatoio – ha spiegato – ha il tetto galleggiante, il tetto si è inclinato, quindi il prodotto infiammabile è venuto a contatto con l’aria e ha preso fuoco. Si vedrà in seguito per quale causa, probabilmente per effetto meccanico, scintille… qualcosa ha preso fuoco e quindi si è innescato l’incendio”.

Mentre le fiamme sono state quasi spente e nel cielo non si vede più il fumo denso e nero apparso sulla raffineria fin dalle prime luci dell’alba la procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un fascicolo contro ignoti sull’incendio che si è sprigionato stanotte dal serbatoio 513 della raffineria di Milazzo e ha disposto il sequestro dell’area. I carabinieri di Milazzo cominceranno le indagini appena le fiamme saranno spente e l’area accessibile. I carabinieri sono arrivati sul posto pochi minuti dopo l’incidente, coordinati dal comandante della compagnia, Antonio Ruotolo, e di quello della stazione mamertina, Tommaso la Rosa. La Federazione dei Verdi di Milazzo chiede che ”la procura disponga immediatamente le indagini necessarie ad accertare le cause di tale evento catastrofico accaduto all’interno della Raffineria di Milazzo – scrive il portavoce Peppe Marano – e che disponga tutte le misure cautelari come per esempio il sequestro degli impianti interessati e anche quelli per effetto domino dall’evento incidentale per prevenire ogni ulteriore pregiudizio e danno per la salute e la sicurezza della popolazione residente e dell’ambiente”. Intanto sul’origine dell’improvviso incendio al serbatoio 513 pieno a metà di virgin nafta (semilavorati di benzina) vengono fuori alcune indiscrezioni non confermate dai dirigenti della raffineria secondo cui il serbatoio che ha preso fuoco nel pomeriggio di ieri presentava alcune anomalie. A quel punto sarebbe stata disposta la “schiumatura” del tetto ed il trasferimento del prodotto in un altro serbatoio. Improvvisamente, però, alle ore 00.45 le fiamme si sono sviluppate alte. Il comandante del porto, capitano di fregata Matteo Lo Presti, ha disposto subito l’allontanamento delle petroliere ancorate nella rada di Milazzo. Per tutta la nottata le fiamme sono state sempre visibili anche in lontananza. Al comune si è riunito il Coc – centro operativo commissariale – presieduto dal sindaco, Carmelo Pino, con i comandanti della polizia municipale, dei carabinieri, della Finanza e del dirigente del commissariato di P.s. Il sindaco ha disposto la chiusura di tutte le scuole per oggi ed ha chiesto l’intervento urgente dell’Arpa per verificare l’ambiente del comprensorio milazzese.

Il prefetto di Messina Stefano Trotta ha convocato stamani una riunione con le forze di polizia, i vigili del fuoco, la protezione civile regionale e la Raffineria di Milazzo per fare il primo punto della situazione sull’incendio sviluppatosi nella nottata scorsa nello stabilimento mamertino. Nei Comuni di Milazzo, San Filippo del Mela e Pace del Mela sono stati attivati i rispettivi Coc per seguire l’evoluzione dell’evento. Non è stata ravvisata la necessità di attivare il Piano d’emergenza esterno ai fini dello sgombero delle abitazioni limitrofe e l’Arpa procederà alle verifiche tecniche per il campionamento dell’aria.

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha telefonato al prefetto di Messina Stefano Trotta per fare il punto della situazione sull’incendio che si è verificato nella notte nella Raffineria di Milazzo. L’incendio è sotto controllo e non è stata ravvisata la necessità di disporre un piano di evacuazione delle abitazioni limitrofe. Il ministro resta costantemente aggiornato, con particolare riferimento alla situazione ambientale.

‘L’emergenza è rientrata e le squadre antincendio operanti nella zona dove si trova il serbatoio 513 interessato dall’incidente hanno ultimato l’intervento di spegnimento utilizzando dello schiumogeno. Comprendo che è stata una notte particolarmente difficile per la popolazione che è stata svegliata dalle lingue di fuoco e non avendo immediata contezza della situazione ha iniziato ad allontanarsi da casa”.Così il sindaco di Milazzo,Carmelo Pino.

 

(Fonte ANSA)


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI