Milo, concluso il decennio Messina |E’ duello Cavallaro - Cosentino - Live Sicilia

Milo, concluso il decennio Messina |E’ duello Cavallaro – Cosentino

Nel più piccolo dei paesi della provincia etnea è sfida a due per la poltrona di primo cittadino.

MILO. E’ corsa a due a Milo, il più piccolo dei paesi della provincia etnea, con poco più di mille abitanti. Il primo cittadino uscente Giuseppe Messina, che ha ormai concluso il suo secondo mandato, lancia la candidatura a sindaco di Alfio Cavallaro, 56 anni, cardiochirurgo al Centro Cuore Morgagni. A sostenerlo è la lista Intesa Democratica per Milo, con in testa l’attuale presidente del consiglio comunale Sebastiano Cavallaro e l’assessore Michele Patanè. A sfidarlo è Alfio Cosentino, 56 anni, dipendente della Confederazione Italiana Agricoltori di Catania con a supporto la lista Uniti per Milo.

Il giudizio sul decennio Messina non può che essere divergente. Positivo naturalmente quello di Alfio Cavallaro. “Molti sindaci e amministratori dei comuni limitrofi – spiega il candidato – definiscono Milo un comune virtuoso. Tutte quelle voci negative sul bilancio, a mio avviso, non sono veritiere. Milo ha un bilancio in pari. Io potenzierei alcune cose che oggi – conclude Cavallaro – già ci sono e darei una mia impronta all’azione amministrativa. Inizierei dagli anziani. L’assistenza domiciliare c’è, però, a mio avviso, va potenziata. E poi lavorerei per i giovani, cercando di dare il massimo per la creazione di uno sportello informativo, per esempio, per aiutarli a partecipare a corsi di formazione e per sostenerli nella creazione di attività produttive che mancano a Milo. E poi migliorerei – conclude – ciò che finora si è fatto a Milo. Idee ce ne sono molte, anche se i tempi non sono dei migliori sia per il federalismo comunale sia perché gli enti locali soffrono. Ma ci impegniamo a realizzare il nostro programma”.

Per Alfio Cosentino, invece, ex vice sindaco del comune pedemontano fino alla rottura nel 2013, dopo alcune incomprensioni sorte con il primo cittadino, solo nei primi cinque anni si sarebbe lavorato bene. “Non mi sento di tracciare un bilancio positivo per il secondo mandato – dice il candidato sindaco – Ritengo che si poteva fare sicuramente meglio, bisognava avere maggiore attenzione per la cura del territorio, parlare di più con la gente e capire quali erano le loro esigenze, insieme ad una programmazione attenta rispetto a quelle che potevano essere le potenzialità di sviluppo e di crescita del territorio. Innanzitutto curerei l’impatto visivo per il visitatore che arriva a Milo – afferma Alfio Cosentino – Quindi punterei su una maggiore attenzione alla scerbatura delle strade, alla cura delle fioriere nelle piazze. Insomma darei un aspetto diverso al paese. Poi affronterei alcune problematiche che riguardano lo sviluppo complessivo del territorio. Riporterei al lustro di prima la ViniMilo, che negli anni ha subito un crollo verticale. E poi – conclude – affronterei i problemi di bilancio. Da quello che si sente dire, anche se io ho solo qualche elemento, pare che ci siano parecchi debiti che l’amministrazione negli ultimi anni ha contratto. Quindi è necessaria una ricognizione economico finanziaria dell’ente, che a quanto sembra non è delle più rosee”.

Entrambi hanno già designato l’intera squadra di governo. Per Alfio Cavallaro Daniele Amato, Aurora Catalano, Giuseppa Rosaria Granata e Michele Patanè. “Hanno un’esperienza consolidata – dice Cavallaro – Da loro mi aspetto molto perché ho intenzione di attuare una politica diversa, delegando quanto più possibile. Questa loro esperienza mi consente pure di evitare un vuoto amministrativo che si potrebbe venire a creare con un cambiamento”.

Maria Concetta Cantarella, Carlo Leonardi, Luca Patanè e Francesca Strano sono invece gli assessori designati di Alfio Cosentino.“I punti di forza stanno nella novità di tutti i componenti della giunta, dalla loro freschezza e voglia di fare – afferma Cosentino – Penso che una cosa importante sia proprio la voglia di fare. Giovani che contraddistinguono non solo la giunta ma buona parte dei componenti della lista. Questa freschezza e questa voglia di fare rappresentano una spinta propulsiva fondamentale”.


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