MILO (CATANIA) – La toccante cerimonia Sufi con l’esibizione dei Dervisci Rotanti nel Centro servizi ‘Salvatore Arcidiacono’, gremito di gente, ha chiuso ieri sera la due giorni di eventi organizzata a Milo, nel terzo anniversario dalla scomparsa di Franco Battiato, dal Centro Studi di Gravità Permanente, con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, e con il patrocinio del Comune e della Proloco di Milo.
Le danze contemplative dei Dervisci, con indosso i loro abiti tradizionali bianchi e gli alti cappelli conici, sono state accompagnate dalla musica tradizionale. Un’esperienza suggestiva ed emozionante che ha coinvolto gli spettatori. “La cerimonia dei Dervisci è stata un qualcosa di unico – spiega Fiorella Nozzetti, presidente del Centro Studi di Gravità Permanente – Non capita spesso, anzi direi mai, che una cerimonia di questo tipo sia portata a tale livello. Nel finale c’era proprio l’elemento estatico.
Loro questo tipo di cerimonia la fanno al chiuso, in modo riservato. In pubblico solitamente non si fa. Ci hanno fatto davvero un regalo immenso, lo hanno fatto a Franco Battiato. Sono davvero molto grata – conclude – a Jamaluddin e a tutto il gruppo”.
L’importante cerimonia spirituale, molto cara a Franco Battiato, è stata preceduta in mattinata da un altro momento di grande intensità, ‘La preghiera che si fa danza’, guidato da Jamaluddin Ballabio, rappresentante per l’Italia della Tariqa Naqshbandiyya Haqqaniyya, una delle più importanti confraternite mistiche islamiche Sufi.
Subito dopo, il giornalista Alberto Samonà, già assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, ha condotto l’incontro ‘Nel Mondo, ma non del Mondo: viaggio verso sé stessi’. A supportare il gruppo Sufi Grazia Cernuto.
È l’intera rassegna ‘Vuoto. Viaggio nell’altrove’ ad aver richiamato nel piccolo comune pedemontano, nel fine settimana appena trascorso, numerosi visitatori. Tra gli appuntamenti più seguiti anche il seminario in forma di spettacolo ‘Io chi sono’, messo in scena, sabato sera, in piazza Belvedere dall’associazione Co-Scienza di Pisa.
Un esempio di teatro formativo iniziatico che, mescolando sapientemente musica, teatro e insegnamenti sapienziali tratti dalla filosofia buddista, dalle evidenze vediche, dal vangelo apocrifo di Tommaso e dalle pratiche mistiche islamiche dell’esoterismo Sufi, ha accompagnato lo spettatore in un coinvolgente percorso cognitivo-esperienziale.