PALERMO – Attirare nuovi residenti in Sicilia. Questo l’obiettivo delle norme contenute all’articolo 35 della legge di stabilità regionale votata dall’Ars. ‘Misure per l’attrazione di nuovi residenti’, è il titolo dell’articolo.
Sconto Irpef per i nuovi residenti, come funziona
La misura ruota tutta attorno all’Irpef pagata dai residenti in Sicilia ed è ‘a costo zero’ per la Regione, dal momento che è destinata ad autofinanziarsi È previsto infatti il rimborso del 50% dell’Irpef dichiarata ed effettivamente versata a favore delle persone fisiche che trasferiscono la loro residenza dall’estero in Italia, acquistano o ristrutturano un immobile ricadente in uno dei comuni siciliani ed eleggono il proprio domicilio fiscale sul territorio regionale.
Gli interventi di ristrutturazione devono essere eseguiti entro un anno dal trasferimento. Il contributo pari al 50 per cento dell’Irpef che il lavoratore ha dichiarato e pagato in ogni caso non può essere superiore a centomila euro annui ed è riconosciuto per le prime tre annualità dal trasferimento.
La norma che si autofinanzia
La norma è destinata ad autofinanziarsi perché il trasferimento della residenza in Sicilia comporta un aumento dell’Irpef nelle casse regionali. Il contributo concesso ai beneficiari è pertanto una porzione della maggiore Irpef che verrebbe a spettare alla Regione. La misura non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali statali o regionali previste per l’attrazione di nuovi residenti.
Nasce la Consulta dei siciliani all’estero
Lo stesso articolo, infine, istituisce la Consulta dei siciliani all’estero. Quest’ultimo è un organismo di cui la Regione si avvarrà per potenziare le misure per l’attrazione di nuovi residenti e coordinare interventi, azioni e progetti diretti alla valorizzazione dei rapporti con i paesi dell’emigrazione siciliana. I componenti della Consulta, tra cui il presidente della Regione, svolgono la funzione a titolo onorifico e non hanno diritto ad alcun rimborso spese da parte dell’amministrazione regionale.

