I Carabinieri della Stazione di Militello in Val di Catania e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” hanno arrestato 3 uomini, rispettivamente padre e due figli di 72, 44 e 46 anni, poiché ritenuti responsabili in concorso di detenzione illegale di armi da guerra, di armi clandestine e di armi comuni da sparo, nonché di munizionamento.
La perquisizione
L’attività dei militari, svolta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Caltagirone guidata dal Dott. Giuseppe Verzera, aveva consentito di acquisire spunti investigativi volti alla presenza di un arsenale occultato presso un’azienda agricola sita in Contrada Garita.
I militari si sono quindi recati presso l’allevamento per effettuare una perquisizione, nonostante sia l’estensione che l’impervietà dei terreni rendevano di difficile esecuzione.
Armi nell’abbeveratoio
Nonostante ciò e nonostante le assicurazioni degli interessati che affermavano di non nascondere nulla, i militari hanno posto la loro attenzione su di un abbeveratoio per gli animali dove era celato un bidone di plastica al cui interno sono stati rinvenuti 5 tubi silenziatori per armi da fuoco, nr. 310 cartucce cal. 9×21, 38 e 9 Luger, nonché due contenitori con 850 grammi di polvere da sparo.
Il ritrovamento ha così confermato i sospetti dei militari che nel prosieguo della ricerca, in un ulteriore nascondiglio ricavato nella cavità di una parete, hanno rinvenuto anche una pistola Walther PPK cal. 7,65 con 3 cartucce in due caricatori.
La mitragliatrice
Uno degli arrestati, il padre, ha poi consegnato ai militari un mitragliatore marca Feather AT-9 cal. 9×19 nella speranza di evitare il prosieguo della perquisizione, ma l’atteggiamento evasivo di quest’ultimo ha insospettito ancor di più i carabinieri che, sotto un cumulo di fieno, hanno rinvenuto un tubo di plastica chiuso ermeticamente al cui interno erano custodite 2 pistole di manifattura artigianale realizzate con tubi idraulici in cal. 6,35 e 9×21, nonché ulteriore munizionamento di vario calibro.
Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.