Monreale, ragazzino conteso, la violenza, i video: botte a 12 anni

Un ragazzino conteso, la violenza e i video: botte a 12 anni

Cosa c'è dietro la lite esplosa nella villa comunale di Monreale

PALERMO – C’è la denuncia dei genitori. È partita ufficialmente l’inchiesta sulla lite tra due ragazzine di 12 anni, avvenuta nei giorni scorsi all’interno della villa comunale di Monreale. È stata solo una lite? Toccherà ai carabinieri chiarire il contesto della delicata vicenda.

Ci sono due video che immortalano i fatti e che sono stati acquisti dagli investigatori. Si vede ragazzina a terra e l’altra che la trascina per i capelli. Attorno altri tre o quattro coetanei che urlano e incitano alla violenza. A usare pugni e ginocchiate per fare male. I video sono stato messo in circolazione via WhatsApp.

Ecco perché nella denuncia si ipotizzano sia la violenza che la diffusione delle immagini. I parenti della ragazzina lo hanno scoperto così, accendendo il telefonino. Tutti i protagonisti, avendo un’età inferiore ai 14 anni, non sono imputabili di alcun reato.

C’è, però, una questione sociale da affrontare. Dai primi accertamenti sembrerebbe che la ragazzina che ha avuto la peggio – non ha riportato ferite gravi, ma il disagio psicologico è forte – sia stata invitata ad un appuntamento nella villa comunale.

Perché? C’erano degli screzi legati al rapporto con un coetaneo delle ragazzine. Una contesa, una storia di bambini che credono di essere adulti. E dagli adulti prendono ad esempio i modi di agire più sconsiderati.

La scuola frequentata dalla ragazzina trascinata per i capelli le si è stretta attorno con grande solidarietà. Anche i servizi sociali comunali sono stati allertati per approfondire il ruolo di coloro che incitavano alla violenza piuttosto che intervenire per mettere la pace.


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