Morto a 17 anni facendo motocross| Cinisi dà l'addio a Giacomo - Live Sicilia

Morto a 17 anni facendo motocross| Cinisi dà l’addio a Giacomo

La folla al funerale di Giacomo Cucinella nella chiesa madre di Cinisi

A stringersi attorno alla famiglia Cucinella centinaia di amici e compagni di scuola. Giacomo frequentava l'Istituto tecnico Industriale Vittorio Emanuele III di Palermo, dove già ieri era stato a lui dedicato un minuto di silenzio. Lo straziante addio al ragazzo che amava le moto e il rugby e sarebbe diventato fra poche settimane maggiorenne.

L'incidente mortale a Montelepre
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CINISI (PALERMO) – Una chiesa gremita a Cinisi, per l’addio a Giacomo Cucinella. Il ragazzo appassionato di motocross che ha perso la vita domenica, è stato salutato per l’ultima volta nella chiesa madre del paese. A stringersi attorno alla sua famiglia, centinaia di amici, conoscenti e gran parte dei compagni di scuola. Giacomo frequentava l’Istituto tecnico Industriale Vittorio Emanuele III di Palermo, dove già ieri era stato a lui dedicato un minuto di silenzio. I suoi coetanei, in lacrime, hanno realizzato uno striscione che è stato appeso all’ingresso della chiesa: “Nessuno muore finché vive nei nostri cuori”.

La notizia dell’incidente di Giacomo, che tra pochi giorni avrebbe compiuto diciotto anni, ha gettato nello sconforto tutti coloro che lo conoscevano: il ragazzo viene descritto come un giovane pieno di vita, che amava lo sport e molto legato alla sua famiglia. “Faceva parte insieme a me della squadra di rugby gli “Indomabili” – racconta l’amico Gabriele Vernengo -. Era sempre presente, costante. Amava il gioco di squadra, stare insieme a noi. Abbiamo perso una persona preziosa”.

“Non dimenticheremo mai il suo sorriso, le sue battute – dice Giulio Vullo -. Vivranno nel nostro cuore, nella nostra anima, per sempre”. Domenica Giacomo Cucinella era uscito insieme ad alcuni amici per trascorrere qualche ora all’aria aperta. Stava facendo motocross nella zona tra Montelepre e Carini, nei pressi di una cava, quando avrebbe perso il controllo del mezzo precipitando per oltre cinquanta metri. Un impatto che non ha lasciato scampo al giovane studente.

“Quello che è successo – ha detto il sacerdote durante la celebrazione – deve farci riflettere. E’ di certo un momento di dolore, ma deve essere anche di riflessione e di propositi, perché dobbiamo renderci conto ogni giorno del valore della vita e ringraziare Dio per il tempo che ci dona. Ai giovani dico di amare la vita, perché è un dono. Possiamo piangere, disperarci, non saremmo uomini se non lo facessimo”.

Al termine della cerimonia il feretro è stato salutato dagli applausi e da un ultimo “passaggio” di palla tra i compagni della squadra di rugby di Giacomo: “Questo è per te – hanno detto –  e ti dedicheremo la prossima partita”.

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