I locali ricorrono al Tar| "L'ordinanza ci sta uccidendo" - Live Sicilia

I locali ricorrono al Tar| “L’ordinanza ci sta uccidendo”

Settanta gestori di pub e locali preparano un ricorso al Tar contro l'ordinanza del sindaco Orlando sulla movida.

IL CASO Movida
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PALERMO – Nella guerra sulla movida palermitana adesso spunta anche il ricorso al Tar. Ad annunciare l’intenzione di rivolgersi ai giudici amministrativi settanta gestori di locali e pub che da settimane polemizzano con l’amministrazione comunale per l’ordinanza firmata dal sindaco Leoluca Orlando.

“Abbiamo atteso quasi un mese, abbiamo auspicato un incontro che non c’è mai stato, abbiamo presentato una proposta di modifica utile per garantire la corretta applicazione dell’ordinanza ma ciò non è servito per far capire al sindaco Orlando che questo provvedimento sta penalizzando pesantemente i gestori”, attacca Eduardo De Filippis, consigliere della Settima circoscrizione e portavoce insieme ad Antonio Ferrante, presidente di Efatà, dei 70 gestori che hanno firmato il documento “contro-ordinanza”.

L’ordinanza in questione impone lo stop alla musica a un determinato orario, ma anche l’obbligo per i locali di non vendere bevande in bottiglie e bicchieri di vetro che vengono portati fuori dal locale e un tetto massimo di decibel. Regole che hanno generato un vero e proprio scontro con il Comune, che deve però anche fare i conti con le richieste dei residenti che avrebbero voluto norme ancora più stringenti soprattutto nel centro storico e nelle borgate marinare. A niente sono serviti i tentativi di mediazione e così, dopo i controlli a tappeto della scorsa settimana, alla vigilia del prossimo weekend la polemica si riaccende.

“Parliamo di gestori che hanno le attività regolarmente registrate, con dipendenti in regola, affitti da pagare e costi di gestione assai elevati che, in un mercato inflazionato ed in un momento di crisi come quello globale che stiamo attraversando, stentano a sopravvivere”, continua il consigliere di Fare Città che aggiunge: “Dopo aver avvisato più volte l’amministrazione comunale, dopo aver sottolineato le nostre pretese costruttive , non ci resta che agire giuridicamente impugnando l’ordinanza presentando un ricorso al Tar. Ci sono troppe criticità, una di questa riguarda l’applicazione in tutta il perimetro cittadino di questo provvedimento, quando per legge andrebbe prevista una suddivisione in aree”.

I gestori già oggi si sono incontrati e torneranno a farlo anche domani, mentre nel pomeriggio dovrebbe tenersi un vertice al Comune per incentivare la raccolta differenziata nei locali. “In questa città – conclude De Filippis – si è avviato un percorso di repressione nei confronti di alcuni settori favorendo la legalizzazione dell’abusivismo. Abbiamo registrato la volontà da parte di altri consiglieri di circoscrizioni ed alcuni consiglieri comunali di firmare insieme a noi il ricorso che sarà presentato la prossima settimana”.

 


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