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La mozione: Lombardo | vuol dire sfiducia?

L'Udc non firma, ma "approva" il testo
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Una mozione di sfiducia nei confronti del presidente Raffaele Lombardo. Il documento è stato sottoscritto da 26 deputati, dei gruppi Pdl, Pid e Grande Sud. Ma, ecco la sorpresa, nonostante in calce alla mozione non si trovino firme di deputati centristi, il capogruppo del Pdl Leontini (nella foto) ha annunciato che il documento è stato approvato anche dal gruppo parlamentare dell’Udc.

Nel testo, una serie di accuse tra cui linefficenza nella gestione economico-finanziaria della Regione (con 4 esercizi provvisori in 5 anni), quella delle società partecipate, della Formazione professionale, dell’Ast.
“Il governatore Lombardo – scrivono i deputati – e il suo attuale governo, sono assolutamente inadeguati ad affrontare e avviare a soluzione i gravi problemi dell’ISola”. E ancora: “Il prolungarsi, per ancora molti mesi, di maggioranza e governi ribaltonisti e trasformisti, rissosi e incapaci di un disegno strategico e di efficacia operativa, hanno aggravato la crisi dell’istituto autonomistico, causando un sempre maggiore distacco del popolo siciliano”.

Tra i punti maggiormente criticati, come detto, quello della gestione di società come Sicilia e-Servizi e quello del settore della Formazione professionale. Sulla società dell’informatizzazione regionale posta in liquidazione, si legge nel documento: “Le responsabilità del Governatore Lombardo sono pesantissime. La stessa Commissione Parlamentare d’indagine sul tema in questione, ha scritto nella sua relazione finale che ‘se fino al 2008, il modello societario ed il conseguente regime degli affidamenti poteva considerarsi conforme al quadro normativo comunitario e nazionale di riferimento, come avallato dalla sezione di controllo della Corte dei Conti, lo stesso non può dirsi per le attività affidate e svolte dal 2008 fino al 31 dicembre 2010’, cioè dall’insediamento di Lombardo in poi. Infatti, su disposizione dello stesso Presidente della Regione (a mezzo di delega chiusa intestata al Direttore Generale pro-tempore Nicola Vernuccio), in data 18 Maggio 2009, in sede di Assemblea Straordinaria dei soci della Società Sicilia e- Servizi S.p.A., – prosegue il documento – veniva insediata una nuova governance della Società, disponendo l’insediamento di un Amministratore Delegato munito di poteri ordinari e straordinari. Questo amministratore delegato era un dipendente con contratto a tempo indeterminato e qualifica di dirigente della Società Engineering Informatica S.p.A., socio privato della Sicilia e- Servizi. Egli ha operato, pertanto, in pieno e palese conflitto di interesse. Questa nuova gestione societaria ha soppresso qualsiasi controllo delle attività eseguite dal Socio Privato. Nei fatti, è stato reso operativo un sistema di fatturazione attiva di Sicilia e- Servizi verso l’Amministrazione Regionale, e del Socio Privato verso Sicilia e- Servizi, che a differenza di quanto fatto dal 2006 fino a quella data, non è stato più supportato da rendicontazione. Tale stato di cose ha reso non misurabili le attività realmente svolte dal Socio Privato per Sicilia e-Servizi (e a sua volta verso l’Amministrazione Regionale Siciliana ), attività che il Socio Privato ha comunque fatturato e che ammontano a più di 75 milioni di euro”.

Sulla Formazione: “Il danno provocato dal Governo Lombardo è immane. Infatti, basta fare riferimento alla misera fine cui la disamministrazione lombardiana ha condannato i 40 milioni di euro stanziati a valere sul POR FSE 2007-2013 per la realizzazione di Percorsi Integrati per sostenere l’occupabilità di Inoccupati e Disoccupati ( Avviso Pubblico n. 7 del 26 Maggio 2009 pubblicato in GURS il 5 Giugno 2009 ). Tale somma – scrive l’opposizione – avrebbe dovuto consentire l’inserimento di giovani e adulti nel mercato del lavoro, concorrendo così alla riduzione di situazioni di disagio sociale. Per un anno, 13 mila tra giovani e adulti, avrebbero potuto usufruire di un guadagno di 800 euro mensili a fronte dell’attuazione dei loro progetti. Invece, dopo l’approvazione della graduatoria definitiva dei progetti ( con DDG 1077 del 29 Marzo 2011 ) e l’impegno di 140.677.321 euro sul capitolo 717307 del bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2011, la Corte dei Conti – prosegue il testo – ha ricusato il visto all’approvazione della graduatoria, per irregolarità riscontrate nella fase di valutazione. Le conseguenze sono state l’annullamento della graduatoria e il disimpegno dei 140.677.321 euro. Una vergogna ! Un mare di soldi persi! La stessa fine rischiano di fare i 180 milioni di euro, sempre a valere sul FSE, di cui all’Avviso Pubblico n.8 del 29 Maggio 2009, relativi ad interventi formativi per lo sviluppo dei saperi e delle competenze, tra le cui finalità vi sono l’accrescimento e l’adeguamento delle competenze sia dei lavoratori, che, in generale, dei soggetti fuorusciti temporaneamente dal mercato del lavoro e che risultino essere attualmente disoccupati. Ad oggi, l’Assessorato Istruzione non ha dato alcuna comunicazione e non ha nemmeno reso note le graduatorie provvisorie del predetto avviso”.


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