Morto a dieci anni, oggi l'autopsia - Live Sicilia

Morto a dieci anni, oggi l’autopsia

C'è qualcosa che non torna nella morte di Dario Rizzo (foto tratta da Facebook), bambino di dieci anni morto venerdì sera nel rione Villaggio Santa Rosalia a Palermo. I carabinieri hanno perquisito la casa, in cerca di anabolizzanti, e le indagini proseguono. Resta il dolore e l'incredulità di una madre che dice: "Mio figlio stava bene, era una forza".
VILLAGGIO SANTA ROSALIA. INDAGANO I CARABINIERI
di
2 min di lettura

Un bambino che gioca e improvvisamente si accascia per terra. Le testimonianze concordano su questa immagine. Nessuno ha visto il piccolo Dario Rizzo crollare privo di sensi, ma tutti sono certi che un istante prima stesse correndo felice. Come sempre. Cosa ha provocato la morte del bimbo di dieci anni al Villaggio Santa Rosalia? Solo l’autopsia – che verrà effettuata oggi – e gli esami tossicologici potranno stabilirlo con certezza.

Nel frattempo gli inquirenti invitano alla prudenza. E’ stato il medico del pronto soccorso del Policlinico, dove il piccolo Dario è giunto cadavere venerdì sera, a suggerire i controlli tossicologici. Per non lasciare nulla al caso. Nell’abitazione di Dario e della mamma, Antonina Di Girolamo, non sono state trovate né droghe né sostanze anabolizzanti. Si sarebbero sorpresi del contrario gli stessi investigatori che definiscono quella della giovane vittima “una famiglia normale”. La madre, addetta al servizio di pulizie dell’Istituto mediterraneo per i trapianti, non si dà pace: “Non capisco cosa sia accaduto. I carabinieri mi hanno detto che cercavano anabolizzanti in casa, ma non hanno trovato niente. Sospettano che Dario abbia preso qualcosa in strada, ma mio figlio stava bene, era una forza””.

Già, una forza e un fisico che lo facevano sembrare più grande della sua tenera età. La madre ha spiegato che il figlio da qualche tempo si allenava con molto impegno. I carabinieri hanno sentito sei testimoni, tra cui il compagnetto di giochi di Dario. Trovarsi di fronte un uomo in divisa può anche provocare un effetto di chiusura. I militari lo hanno messo nel conto quando sono andati in cerca spunti investigativi nel popolare quartiere palermitano. Al netto di qualche reticenza, i testimoni hanno raccontato che Dario stava giocando a pallone fino a qualche minuto prima della tragedia. Forse e’ caduto mentre tentava di recuperare il pallone. Oppure sarebbe stato colto da un malore. Soccorso da un passante e accompagnato al pronto soccorso, vi è giunto già in arresto cardiaco.

Una delle ipotesi è che Dario abbia tentato di scavalcare un cancello per recuperare il pallone che era finito oltre il recinto di una palestra in costruzione, e sia caduto dopo essere rimasto impigliato nella ringhiera di un cantiere mai ultimato e diventato un parcheggio. La Tac, però, ha escluso il trauma cranico. Sul luogo dell’’incidente è stata trovata una piccola macchia di sangue compatibile con una caduta dopo avere perso i sensi. In mezzo a tanti dubbi, le certezze sono la morte di un bambino di 10 anni e il dolore di una madre. Le testimonianze sembrano escludere che Dario fosse andato in quella palestra mai ultimata per incontrare qualcuno o prendere qualcosa. Una malore, una malattia congenita, un tragico incidente, cosa ha spento la vita e la gioia del bimbo di dieci anni?


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI