Musumeci: assessori, basta annunci |Bomba rifiuti pronta a esplodere - Live Sicilia

Musumeci: assessori, basta annunci |Bomba rifiuti pronta a esplodere

La discarica di Bellolampo è quasi piena. Non c'è ancora una soluzione.

PALERMO – “Evitiamo i proclami e affrontiamo le questioni concrete”. Nello Musumeci riunisce i suoi assessori a Palazzo d’Orleans e richiama all’ordine la squadra. Il presidente lamenta di non poter leggere sui giornali prese di posizione degli assessori su questioni delicatissime senza che prima se ne sia discusso insieme. Così il governatore parlando con la giunta, secondo quanto ricostruisce Livesicilia. La riunione di ieri a Palazzo d’Orleans, tutti presenti tranne Edy Bandiera, ha avuto in questo passaggio il momento cruciale. Il governatore ha parlato della delicatissima crisi dei rifiuti, dopo le esternazioni del suo assessore Vincenzo Figuccia, in particolare sul tema dei termovalorizzatori. Su cui Musumeci avrebbe molte perplessità, pur essendo possibilista vista la situazione di emergenza.

Ma la riunione informale di giunta ha fatto una panoramica a 360 gradi delle emergenze, dall’ennesimo stop per la formazione professionale al tema dei precari. Musumeci convocherà una giunta la settimana prossima dopo l’insediamento dell’Ars quando l’attività del nuovo governo entrerà nel vivo. Tra i presenti ieri anche Vittorio Sgarbi, alla sua prima riunione con i colleghi assessori. Musumeci, oltre al richiamo al basso profilo nella comunicazione, tra l’altro ha esposto agli assessori l’esito dei suoi colloqui con i ministri Delrio e Galletti. E a proposito di quest’ultimo, l’assessore ai Rifiuti Figuccia dice no “a qualsiasi diktat, da chiunque provenga”. Insomma, la Regione chiede più tempo allo Stato. Intanto, l’obiettivo è quello di incrementare la raccolta differenziata, ferma a percentuali imbarazzanti, come a Palermo,. Proprio a Palermo la situazione rischia di precipitare, scrive oggi Repubblica, che annuncia che la discarica di Bellolampo tra un paio di settimane rischia di saturarsi.

Per avviare i lavori della settima vasca – sollecitata ieri alla Regione dal vicesindaco Sergio Marino – i tempi della burocrazia non sono ancora maturi. E continuando di questo passo da qui a capodanno l’emergenza esploderà. “Non so se saranno due settimane, se così fosse sarebbe troppo tardi perché non siamo pronti. Ma di certo l’emergenza è alle porte e lo sappiamo”, dice a Livesicilia Marino. Che siano due o quattro o sei le settimane rimaste per conferire a Bellolampo, di certo c’è che la bomba a Palermo è ormai pronta a esplodere. E per evitare i sacchetti i immondizia per strada potrebbe essere necessario spedire i rifiuti fuori dalla Sicilia, ammesso che qualcuno abbia i soldi per pagare. L‘alternativa potrebbe essere la discarica di Enna. Ma nel tavolo convocato ieri dalla Regione non sono emerse soluzioni per l’immediato.

“Il settore dei rifiuti in Sicilia è uno fra quelli più delicati, come confermato da tante indagini della Magistratura e della Commissione Antimafia. E’ un settore delicato, quasi esplosivo, per gli interessi milionari che gli gravitano attorno e per le ripercussioni che ha sulla vita dei cittadini e delle Amministrazioni pubbliche”, dichiara oggi il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Per questo è necessario – dice il primo cittadino – che si esca finalmente dalla situazione di calamità istituzionale che lo ha caratterizzato negli ultimi anni, con scelte organiche e ponderate che valorizzino esperienze come quella palermitana”. L’esperienza palermitana che vede gestire il settore da una partecipata in parte acefala (si attende ancora il nuovo cda) che garantisce un livello di raccolta differenziata disastroso, intorno al 16 per cento, come ancora ieri ha stigmatizzato la Regione. Un’esperienza, dice il sindaco oggi, “che ha lasciato fuori dalla porta i grandi interessi dei gruppi privati, spesso paravento di interessi criminali e mafiosi”. Ma che presto rischia di lasciare fuori, sui marciapiedi, anche la spazzatura.

 


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