Musumeci, il silenzio degli alleati e la profezia di De Luca - Live Sicilia

Musumeci, il silenzio degli alleati e la profezia di De Luca

L’annuncio (non annuncio) del presidente spiazza un po' tutti.
CENTRODESTRA
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PALERMO – Il centrodestra riparte da zero. L’annuncio (non annuncio) del presidente Musumeci spiazza un po’ tutti. Avversari interni ma anche alleati preziosi.

L’irritazione di FdI

 In primis i vertici nazionali di Fratelli d’Italia che, secondo i beneinformati, non sapevano nulla del colpo di scena assestato del presidente. Il risultato non è dei migliori, tenuto conto del fatto che Meloni aveva puntato tutte le sue fiches su Musumeci nonostante tutto. I rapporti tra la galassia meloniana e il presidente si sono però via via raffreddati nel corso delle ultime settimane. In primis dopo la nomina a sorpresa di Aricò alla formazione. Il resto lo ha fatto il pallottoliere: dal matrimonio con i bellissimi non è arrivato l’exploit desiderato alle urne. Un fatto che, in vista delle regionali, ha dato molto da pensare diversi dirigenti di FdI. Poi la doccia fredda dell’annuncio (“a breve toglierò il disturbo”), il cui significato sarà chiarito giovedì in conferenza stampa. 

Cambiano le carte in tavola

Si va verso il ritiro della candidatura. Un fatto che al momento gli alleati più riottosi non commentano. Tutti aspettano le parole di Musumeci e scelgono di imboccare la strada del silenzio. Se da un lato il possibile passo di lato spiana la strada ai detrattori, dall’altro apre una partita tutta interna alle forze che finora avevano nell’antimusumecismo il loro collante (costrette adesso a trovare il candidato alternativo e a metterlo in campo in tempi stretti, almeno entro la fine di luglio quando il fronte progressista avrà incoronato il vincitore delle presidenziali). E, soprattutto, scuote Fratelli d’Italia che sarà costretta a cambiare le carte in tavola. Al netto della legge elettorale, le politiche a pochi mesi di distanza dalle regionali impongono l’unità della coalizione di centrodestra (elemento di richiamo anche per tante piccole formazioni di centro). 

Tutte le ipotesi in campo

Da Roma, fonti qualificate, fanno sapere che si tornerà a parlare di Sicilia all’indomani dei ballottaggi, secondo diversi big siciliani invece già le prossime ore potrebbero riservare non poche sorprese. E allora si gioca di fantasia e si avanzano diverse ipotesi: la prima sarebbe proporre a Meloni uno dei suoi (Raffaele Stancanelli rimane il sogno proibito dei più). Forza Italia difficilmente avanzerà una propria candidatura almeno per due ragioni: ha già incassato il governatore della Calabria e Gianfranco Miccichè perderebbe la possibilità di ottenere il bis (tanto agognato) alla presidenza dell’Ars. Inoltre, il nome perfetto da tirare fuori dal cappello, quello di Gaetano Miccichè, sarebbe ad oggi solo un desiderio inconfessabile. “Gaetano Miccichè non vuole saperne niente”, dicono off record alcuni colonnelli azzurri di alto rango. Diverso il caso della Lega che potrebbe tornare in pista con un proprio nome (su tutti quello del segretario Nino Minardo). Molto dipenderà da Giorgia Meloni che potrebbe rivendicare il candidato alla presidenza del Lazio e mollare la presa o avanzare (come ipotizzano i più) un nome alternativo a Musumeci ma da una posizione meno forte rispetto alle scorse settimane (complice il possibile passo di lato di Musumeci). 

La nuova profezia di De Luca

Insomma, le carte in tavola saranno rimescolate a breve e potrebbero riservare delle sorprese. E se invece si trattasse dell’ennesimo bluff del presidente per stanare gli avversari e farsi pregare dai suoi (magari sventolando il fantasma di un possibile effetto Micari)? Tutto è possibile nella terra che ha dato i natali a Luigi Pirandello. Senza dimenticare un attore politico di non poco conto: l’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca (corteggiatissimo ma determinato a correre in solitaria). Il leader di Sicilia Vera domenica è stato avvistato a Taormina. Fonti qualificate raccontano di un incontro big di peso del centrodestra siciliano. Il contenuto delle interlocuzioni resta al momento top secret, in compenso De Luca avanza  una nuova previsione. “Che cosa accadrà giovedì?”. “Assolutamente nulla, Musumeci non si dimetterà sta contrattando la buonuscita: tre seggi sicuri tra Camera e Senato”, profetizza a Live Sicilia l’ex sindaco di Messina. 


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