Natalìa, 13 anni, uccisa due volte| "Mi vergogno di essere italiana" - Live Sicilia

Natalìa, 13 anni, uccisa due volte| “Mi vergogno di essere italiana”

Commenti

    Effettivamente è una di quelle “sentenze” che non possono essere giustificate. E non mi venite a raccontare che è tutta colpa della carenza dei giudici. In Italia ci sono più giudici che in Francia. Andate a confrontare i carichi di lavoro……
    Certo da noi ci sono ben 3 gradi di giudizio ( è l’unico paese al mondo ha averli) ma chi vuole tale situazione: forse i cittadini o la casta dei giudici e degli avvocati ?

    Ringraziate i governi italiani, in primis berluscono che si è fatto la prescrione a suo uso e consumo; berluscono, grande amico di salvini

    Repubblica delle Banane.

    La giustizia è inoltre impegnata ad emettere avvisi di garanzia a un Ministro che difende i confini dell’Italia.
    Date anche a costoro budget mirati al cui mancato mancato raggiungimento degli obiettivi corrisponda la parola di uso comune applicata ai lavoratori “sei fuori”.

    Forse la magistratura dovrebbe dedicarsi di più alla giustizia e meno alla politica e si potrebbe evitare una vergogna del genere.

    Se non sbaglio, la sorella e la madre, sono state condannate a pagare le spese processuali….

    la qualita’ della vita civile e democratica di un paese si misura dai servizi che le istituzioni assicurano ai cittadini.
    Mettere al centro la persona con Istituzioni pronte a rispondere e a soddisfare i bisogni deve essere lo scopo e l’essenza delle Istituzioni pagate con il patrimonio pubblico.
    In Italia purtroppo non e’ cosi’.
    Sovente il cittadino “sbatte” contro Istituzioni lente, ferraginose, inefficienti per carenze da sempre denunciate e mai eliminate, con ripercussioni gravi sulla esistenza e talvolta irreparabili.
    Questo stato di cose e’ frutto di una visione di collettivita’ miope, egocentrica, meschina, limitata al proprio tornaconto personale, senza l’emozione di sentirsi collettivita’, Nazione.
    Come si risolve tutto cio’?
    si risolve con la rivolta morale degli uomini di buona volonta’ che devono operare nella vita civile e democratica del Paese come lievito per neutralizzare la mala-Italia indovata nei gangli della P.A. e dei servizi con la forza della Costituzione, della Legge, del vangelo per chi e’ cristiano.
    E’ un impegno collettivo difficile, faticoso, ma e’ l’unico che puo’ ridare dignita’ e luce ad una collettivita’ che ha perso il senso e il valore della persona piu’ debole, piu’ bisognosa.
    Una creatura che muore per un disservizio cosi’ banale e’ una vergogna e una sconfitta per tutti.
    basterebbe un momento di raccoglimento e riflessione per sentire il dolore straziante e inconsolabile dei genitori privati della loro amata figlia e cominciare a sentire la parola BASTA entro se stessi.
    Ma dubito che cio’ accada. Possiamo continuare tranquillamente con questo andazzo squallido e meschino.

    Si, come le Asl… ah, ah, ah…. e gli obbiettivi chi li decide tu? il popolo? la maggioranza…? con il budget di Piragna-Salvini avremmo processi solo contro clandestini e nemici del potente di turno… gli omicidi colposi, corruzione e altri reati in cui non c’è l’interesse, vanno in vacca…

    La cosa che mi sconvolge è che in uno stato dove, quando si vuole, non si fa andare in prescrizione neanche una multa per divieto di sosta, per una cosa di una gravità assoluta come la morte di una ragazza di 13 anni, i magistrati abbiamo menato il can per l’aia così a lungo da far assolvere per avvenuta prescrizione i responsabili. Ne’ tantomeno, secondo me, servirebbe un prolungamento dei tempi di prescrizione perché, la cosa vista dal punto di vista di chi deve ottenere giustizia, avere riconosciuto questo diritto, dopo 50 anni, non serve a nulla.

    I giudici erano efficientissimi e si trovavano in abbondanza solo quando c’era da giudicare e condannare Silvio Berlusconi….

    E sul piano civile? Capisco che non si possa quantificare in vile denaro la perdita di una figlia ma visto che sul piano penale non si può fare nulla si è pensato a dare battaglia per ottenere un risarcimento economico o ci troviamo di fronte a gente così potente ed influente da non potere essere neppure giudicata in un procedimento civile?….

    Questa e’ l’ Italia, chi dovrebbe essere garantito, paga il conto

    Evidente ingiustizia di Stato

    La giustizia funziona per la mafia e per i poteri forti, la giustizia come la politica e la mafia, convivono nella massoneria. Un cittadino esemplare non potrà mai avere giustizia terrena perché il sistema si inventa la prescrizione o i cavilli giudiziari, l’illuminazione pubblica è responsabilità del comune per questo rimane a guardare. Il circuito per quanto si intuisce era privo di differenziale, ma non vi è dubbio che il palo non aveva impianto di messa a terra, l’impianto doveva avere la certificazione di conformità che sicuramente non c’è, se la giustizia non funziona non è responsabile il cittadino, bastava un giudice competente per chiudere dopo 10″ il processo, in questa nazione la vita di una persona perbene non ha valore anche se Natalia aveva solo 13 anni e tanta voglia di vivere.

    Ora appena si chiuderanno i confini, i porti e gli alunni metteranno di nuovo il grembiule , tutti i problemi del nostro paese finiranno e tu arricchirai……………vergognati a fare simili commenti in post dove il dolore e’ piu’ forte di ogni altra cosa !

    Lo stato può perseguire per “sempre” chi commette un reato colposo che alla fine ha una condanna massima a 5 anni? Per 10 anni le persone coinvolte in codesta triste, drammatica , tragica vicenda hanno vissuto l’incubo di un processo. Alla fine per quanto grave sia l’errore (da quanto emerge non intenzionale) si può dire basta a tutto questo?
    La vita che ci è concessa di vivere purtroppo dura poco. Chi ha commesso l’errore porterà per il resto della sua vita tale rimorso. Chi ha perso il congiunto alla fine non lo riavrà indietro. Non si può comunque vivere un lutto infinito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Faraone è renzianissimo e Renzi aveva garantito che si sarebbe ritirato a vita privata se avesse perso il referendum... che ha perso. Cuffaro aveva garantito che dopo avere espiato la pena si sarebbe ritirato a vita privata per curare i bambini in Africa. In Burundi, vero? Entrambi hanno fatto il contrario di quello che avevano detto e sono sempre lì, ovviamente per il nostro bene. Mi pare si dica che c'è gente che "promette certo e gabba sicuro", giusto? Può essere una spiegazione plausibile per la presa di posizione di Faraone. Forse non l'unica, probabilmente non vera, ma per lo meno logica.

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI