“Nessuna minaccia di Schifani”: ma De Luca e Micc attaccano - Live Sicilia

“Nessuna minaccia di Schifani”: ma De Luca e Micc attaccano

A gettare acqua sul fuoco, dopo un risveglio incandescente, ci pensa l'assessore ai Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato
TENSIONI ALLA REGIONE
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PALERMO – “Non ho mai ricevuto minacce dal presidente Schifani, con il quale stiamo lavorando in piena sintonia e totale sinergia per il bene della Sicilia e per andare incontro alle legittime istanze manifestate non soltanto dal comune di Taormina, ma da tutti i centri siciliani nei quali ricadono parchi e siti archeologici”.

A gettare acqua sul fuoco, dopo una notte e, peggio ancora, un risveglio incandescente, animato dalla diretta urbi et orbi di Cateno De Luca, ci pensa l’assessore ai Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato. Sullo sfondo c’è lo scontro sulla gestione privata dei beni culturali (LINK – leggi l’inchiesta di LiveSicilia) e la battaglia al suon di ordinanze e selfie lanciata dal sindaco di Taormina De Luca. LEGGI ANCHE “Schifani ha minacciato le dimissioni”

Il selfie incriminato

Dopo le amministrative, a essere incriminato è stato un “santino”, che ritraeva, insieme, Cateno De Luca e l’assessore Scarpinato. L’immagine ha fatto salire la tensione a una delle ultime riunioni di giunta, si narra di uno Schifani furioso. Ma adesso è proprio Scarpinato a fare un passo a favore del governatore siciliano. E lo fa dopo essere stato esaltato, per il proprio ruolo “istituzionale”, dal nemico Cateno De Luca. In ballo c’è la rinegoziazione dello sbigliettamento dei siti culturali, dei quali il più importante è proprio il Teatro Antico di Taormina.

Il messaggio di Scarpinato

“Al sindaco Cateno De Luca – dise Scarpinato – fin dal nostro primo incontro, ho dato piena disponibilità a lavorare a un protocollo che contempli le esigenze relative a questioni attinenti l’ordine pubblico e il decoro urbano, con particolare riferimento allo smaltimento dei rifiuti”. Scarpinato rilancia la sinergia col presidente Schifani: “Insieme al governo regionale – conclude l’assessore – siamo al fianco di tutti i sindaci per risolvere le problematiche relative agli enti locali”.

Miccichè rilancia

“Solidarietà a Cateno De Luca e a tutti i sindaci siciliani dei Comuni dove ricadono parchi e siti archeologici per aver sperimentato sulla pelle dei loro cittadini, il rancore del presidente della Regione che ha bloccato un emendamento alla manovra in discussione all’ARS, minacciando le sue dimissioni”. La presa di posizione di Gianfranco Miccichè non si fa attendere, qualche ora fa, era intervenuto telefonicamente nella diretta di De Luca. LEGGI ANCHE Il nodo Taormina blocca l’Aula

“Cateno De Luca – aggiunge Miccichè – sta portando avanti, una battaglia giusta per tutti quei territori siciliani, luoghi di siti archeologici che non ricevono ristori a fronte delle spese necessarie per assicurare la sicurezza e il decoro urbano. Il Parlamento siciliano non può essere paralizzato”.

Miccichè lancia l’affondo: “Il Presidente della Regione – conclude – è una persona che vive delle sue vendette e dei suoi rancori. Non gliene frega niente del bene della Sicilia, ma dovrebbe ricordarsi, tutte le mattine, di lavorare per la Sicilia e per il bene dei suoi cittadini, così come pensavano che avrebbe fatto quelli che lo hanno candidato e quelli che lo hanno votato”.


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