Nibali ricevuto da Mattarella | Maglia rosa donata al presidente - Live Sicilia

Nibali ricevuto da Mattarella | Maglia rosa donata al presidente

Squalo al Quirinale per il concerto del 2 giugno. Renzi si complimenta, poi i test antidoping pre-Olimpiadi.

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ROMA – Una nuova occasione per celebrare un trionfo straordinario. Vincenzo Nibali figurava tra gli ospiti d’eccezione nel tradizionale concerto organizzato alla vigilia della Festa della Repubblica, e svolto in Quirinale nella giornata di ieri. Accompagnato dal presidente del CONI, Giovanni Malagò, il fresco vincitore dell’ultima edizione del Giro d’Italia ha potuto così presentarsi al cospetto del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Due esponenti dell’orgoglio siciliano, a capo dei rispettivi fronti, chi su quello istituzionale e chi su quello sportivo. Lo Squalo dello Stretto, a margine del concerto, ha anche donato al Presidente della Repubblica la maglia rosa, conquistata nella penultima tappa della corsa e indossata sulle strade e sul podio di Torino, quando gli è stato consegnato il trofeo per la seconda volta in carriera.

Poi è stata la volta del presidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale ha voluto congratularsi in prima persona con Nibali – oltre che con l’altro sportivo d’eccezione presente al concerto, Claudio Ranieri – dopo averlo fatto abbondantemente sui social network. Il premier italiano, accompagnato da moglie e figli, ha voluto scherzare con il vincitore del Giro e con il tecnico del Leicester (“Mio figlio sa a memoria la formazione del Leicester ed è diventato esperto di ciclismo”). Ma prima di rispondere all’invito di Mattarella e assistere al concerto, Nibali è passato dall’Istituto Medicina dello Sport del Coni, all’Acqua Acetosa per effettuare le consuete visite di controllo, che sono previste per gli atleti che sono in lizza per rappresentare l’Italia ai Giochi Olimpici di Rio De Janeiro: insieme a lui c’erano anche Alessandro De Marchi, Davide Formolo e un altro orgoglio siciliano nel ciclismo, Giovanni Visconti, che dopo i controlli ha ammesso che “con un po’ di fortuna avrebbe potuto terminare tra i primi dieci al Giro”.


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Commenti

    Mamma mia che batosta che prenderanno.
    Divisi litigiosi e …. assenti!!
    I siciliani, dopo la fallimentare gestione Crocetta non si fidano più della sinistra

    Chinnici è una persona perbene, e già questo è un fatto.

    Raciti è diventato deputato per grazia ricevuta, esattamente come questi ultimi. Nel rimescolamento sovente capita che chi è sopra finisce sotto e chi è dentro finisce fuori. Ovviamente con la riduzione dei parlamentari Ie “seconde scelte” e i comprimari sono destinati a scomparire. Molto più seria e preoccupante è la situazione della Chinnici, la sensazione è che sia stata lasciata al suo destino. Eppure le condizioni per sperare di vincere ci sono, Schifani verrà impallinato, De Luca toglierà voti al centrodestra, il m5s gode ancora di parecchio consenso. Bisogna crederci.

    Frattanto, la virata verso la sinistra estrema c’è tutta. A questo punto, tuttavia, gli osservatori più o meno interessati e, soprattutto, gli accademici del ramo, nonché tutta l’ampia area dei talk show, si trovano a un bivio. Insomma, il nodo gordiano, senza utilizzare la spada, va sciolto. Purtroppo, per tutta questa fiumana di gente più o meno interessata a incanalare l’opinione pubblica verso i propri desiderata, la risposta, più cristallina di così non poteva essere. Mettendo, insomma, l’elmetto in testa, e in modo irreversibile, Letta, il democratico Letta, l’accademico Letta, ha tagliato e buttato alle ortiche gli altri tre anelli della catena ed è tornato alla casella di partenza. In forza di un gioco infantile tanto caro a quel popolo che sulla sorte, non potendo contare su nient’altro che sull’ideologia a tutto tondo, ha sempre puntato.

    Se fossi in Cateno De Luca starei già pensando a come festeggiare il 26 settembre.

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