"Nicole, la verità verrà fuori | Rispetto per chi lavora" - Live Sicilia

“Nicole, la verità verrà fuori | Rispetto per chi lavora”

Lucia Borsellino

Le dichiarazioni dell'assessore Lucia Borsellino sulla vicenda della neonata morta, a Catania, a margine dell'inaugurazione del Centro di Accoglienza Oncologico e del Week Surgey dell'ospedale Garibaldi Nesima.

Lucia Borsellino
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PALERMO– ”Io credo che sia un dovere di tutti, anche della casa di cura Gibiino, non avanzare ipotesi. La verità verrà fuori dall’indagine dell’autorità giudiziaria. Questo è un rispetto che io esigo per il sistema sanitario nel suo complesso e per gli operatori che vi lavorano”. Lo ha affermato l’assessore alla Salute della Regione Siciliana Lucia Borsellino rispondendo ai giornalisti a Catania, a margine dell’inaugurazione del Centro di Accoglienza Oncologico e del Week Surgey dell’ospedale Garibaldi Nesima, che le chedevano un commento alla nota con la quale la Clinica Gibiino ha affermato ieri che la piccola Nicole non è morta nella casa di cura ma sull’ambulanza che la trasportava a Ragusa.

*Aggiornamento ore 19.05
“Leggo che l’assessore alla salute della Regione Sicilia, Lucia Borsellino, nel richiamare la casa di cura Gibiino al silenzio sul caso della piccola Nicole, lo fa per esigenza di rispetto per il servizio sanitario nel suo complesso e per gli operatori che vi lavorano. Quindi fino a tale momento tutti zitti. Principi sani e di buon senso, fondamentali nello stato di diritto. E fa piacere che la signora Borsellino dopo un lungo viaggio di lavoro nell’iperspazio sia ritornata a Palermo a dare le giuste direttive”. Lo afferma l’avvocato Enzo Paolini, ex presidente nazionale dell’Aiop, l’associazione delle case di cura private. “Deve essere andata proprio così. Non si spiegherebbe altrimenti – se non con l’assenza ed un temporaneo black out assessorile – la raffica quotidiana di ‘mascariamenti’ che da settimane subisce la Gibiino – aggiunge Paolini – senza che nessuno abbia mai alzato un dito per invocare silenzio e rispetto per il servizio sanitario ed il lavoro dei magistrati e soprattutto per la famiglia di Nicole”. “Nel sistema mediatico applicato al mondo sanitario suona come una sorta di condanna preventiva che però, ora ne siamo certi, sarà prontamente censurata dall’assessore giustamente garantista. Qualcuno malevolo potrebbe osservare che ormai il danno è stato fatto con la complicità di un comportamento istituzionale a dir poco doppiopesista. Oggi alla luce del rigoroso monito pronunciato contro la Gibiino – conclude l’ex presidente nazionale dell’Aiop – possiamo dire che è stato fatto ad insaputa dell’assessore Borsellino. Se le avessero portato i giornali sarebbe intervenuta prima”.


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