Niente medici, muore in ospedale |Tre imputati per omicidio colposo - Live Sicilia

Niente medici, muore in ospedale |Tre imputati per omicidio colposo

"Così è morta Ofresia Chiappazzo Del Popolo".

SCANDALO MALASANITA'
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CATANIA. Per i legali di parte di civile Francesco Trombetta, Fabrizio Seminara e Lucilla Trombetta non ci sarebbero dubbi sulle responsabilità del personale sanitario dell’ospedale Sant’Isidoro di Giarre nella morte della 68enne Ofresia Chiappazzo Del Popolo. Accusati di omicidio colposo il medico Mauro Mammano e gli infermieri Giuseppe Sicuro e Giovanna Conti. Davanti al gup di Catania Giovanni Cariolo gli avvocati dei familiari della vittima, costituitisi parte civile, si sono associati alla richiesta del pubblico ministero, chiedendo il rinvio a giudizio di tutti e tre gli imputati. “Nonostante le sollecitazioni dei familiari per l’aggravarsi delle condizioni di salute della paziente – hanno evidenziato i legali – il medico di guardia è arrivato in ospedale ben un’ora e mezzo dopo. Nessuno del personale sanitario, inoltre, avrebbe somministrato alla donna la terapia d’ossigeno della quale necessitava”.

Nella prossima udienza previste le discussioni dei difensori di fiducia degli imputati, Fernando Sambataro per Mauro Mammano ed Enzo Iofrida per Giuseppe Sicuro e Giovanna Conti.

LA RICOSTRUZIONE. E’ il 2 maggio del 2015 quando, poco dopo le 23 e 30, la 68enne Opresia Chiappazzo Del Popolo, ricoverata da una settimana nel reparto di Geriatria dell’ospedale Sant’Isidoro di Giarre, dopo essere stata per tre giorni al pronto soccorso per un’insufficienza respiratoria e uno scompenso cardiaco, avverte i primi dolori all’addome. Un’ora dopo la donna, in affanno respiratorio, telefona al figlio e lo prega di raggiungerla. L’uomo, giunto poco dopo, sollecita più volte gli infermieri a chiamare il medico di guardia, affinché intervenga. La paziente peggiora visibilmente e gli infermieri, a quel punto, chiedono l’intervento del 118. La centrale operativa tenta di dirottare al nosocomio un’ambulanza medicalizzata, ma le uniche a disposizione sul territorio, quella di Giarre e Linguaglossa, sono impegnate in altre emergenze. Viene chiesto persino l’intervento del dottore di turno alla guardia medica. Quest’ultimo giunge pochi minuti dopo l’arrivo del medico reperibile, quando ormai la 68enne è deceduta in seguito ad arresto cardiaco. I familiari, in preda alla disperazione e alla rabbia, aggrediscono il medico.

L’ACCUSA. Per il sostituto procuratore di Catania Angelo Brugaletta, titolare delle indagini, medico e infermiere sarebbero responsabili di omicidio colposo. Mauro Mammano, il medico, per non essere intervenuto tempestivamente “mediante erogazione di ossigeno ed assistenza respiratoria non invasiva”, nonostante le ripetute richieste di intervento ricevute dagli infermieri, “limitandosi invece a fornire indicazioni telefoniche”; Giovanna Conti e Giuseppe Sicuro, i due infermieri, per non aver provveduto “autonomamente alla somministrazione di ossigeno” e per essersi limitati a chiedere l’intervento del medico. Tutti, secondo l’accusa, avrebbero così, per negligenza, imprudenza ed imperizia, causato la morte della 68enne giarrese per arresto cardio-respiratorio. Una morte che per la Procura poteva essere evitata.


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