ROMA – “Dichiarare l’inammissibilità dell’istanza di remissione” del processo sulla trattativa Stato-mafia: è questa la richiesta del sostituto procuratore generale della Cassazione Edoardo Scardaccione innanzi ai giudici della Sesta sezione penale della Suprema Corte. Anche l’Avvocatura dello Stato che rappresenta il Consiglio dei ministri ha chiesto di respingere la richiesta di trasferire il processo sulla trattativa da Palermo a Caltanisetta. La remissione è stata chiesta dai difensori degli ex ufficiali dei carabinieri Mori, De Donno e Subranni. Tra gli imputati del processo c’è anche Marcello Dell’Utri. Il verdetto è atteso in serata.
Anche gli avvocati di Totò Riina, Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella e Massimo Ciancimino, si sono opposti all’istanza di trasferire da Palermo a Caltanissetta il processo in corso innanzi alla Corte d’Assise del capoluogo siciliano. Lo si è appreso al termine dell’udienza che si è svolta innanzi alla Sesta Sezione Penale della Cassazione, che in giornata, dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta di trasferire il processo. Alla base dell’istanza sono stati addotti motivi di preoccupazione per la pubblica incolumità dopo le minacce di morte rivolte da Totò Riina nei confronti del pm Mino Di Matteo.