PALERMO – Oltre un mese senza l’ufficiale più alto in grado in cabina di comando. Con l’addio di Daniela Faraoni, chiamata dal governatore Renato Schifani alla guida dell’assessorato alla Salute, l’Asp di Palermo è rimasta senza il proprio direttore generale.
All’Asp di Palermo l’interregno di Levita
Faraoni ha rimesso il mandato da dg e da quel momento la guida dell’Azienda sanitaria provinciale è rimasta nelle mani del direttore sanitario, Antonino Levita. A Palazzo d’Orleans si ragiona senza fretta sul nome da scegliere per la stanza dei bottoni di via Giacomo Cusmano. La scelta non è imminente e ad oggi gli scenari più probabili sono due.
Calano le quotazioni di Iacolino
In discesa le quotazioni di Salvatore Iacolino. L’attuale dirigente del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, che ha guidato l’Asp di Palermo tra il 2005 e il 2009, sembrava il candidato naturale ma nelle ultime settimane l’ipotesi è andata via via scemando e il quadro è mutato.
Doppio scenario per l’Asp di Palermo
Le strade davanti alle quali Schifani sta ragionando conducono all’Asp di Siracusa e al Policlinico di Palermo. La prima ipotesi vedrebbe il ritorno dell’attuale dg dell’Asp aretusea, Alessandro Caltagirone, a Palermo. Uno scenario gradito anche a Faraoni, che ripone massima fiducia nelle capacità dell’ex collega manager. Per Caltagirone, che ha guidato anche l’Asp di Caltanissetta, sarebbe un ritorno a Palermo, sua città natale.

Nel capoluogo, infatti, ha ricoperto per due anni, dal 2020 al 2022, il ruolo di commissario del Policlinico. In precedenza Caltagirone è stato anche direttore amministrativo del Policlinico ‘Gaetano Martino’ di Messina. L’arrivo di Caltagirone all’Asp di Palermo potrebbe aprire le porte ad un altro ritorno, quello di Iacolino all’Asp di Siracusa che nel maggio 2024 ha chiuso il contenzioso aperto con il dirigente per un licenziamento datato 2021.
Il secondo scenario passa invece dal Policlinico di Palermo, che nell’ultima tornata di nomine della sanità è stato assegnato alle ‘cure’ di Maria Grazia Furnari. Quest’ultima, gradita a FdI che la volle alla direzione sanitaria dell’Asp di Trapani, potrebbe essere spostata all’Asp di Palermo. In questo caso al ‘Paolo Giaccone’ andrebbe Iacolino.

Il nodo politico
La partita è ovviamente anche politica, con Schifani impegnato a non scontentare la sua stessa Forza Italia. Una fetta del partito, infatti, guarda con fiducia al lavoro di Iacolino e chiede che il manager resti in assessorato o che sia destinato ad un incarico di rilievo.
L’ultima nomina
Dopo la nomina di Alessandro Mazzara alla guida dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo, in sostituzione del dimissionario Roberto Colletti, quello dell’Asp di Palermo è l’ultimo grande tassello ancora mancante nel puzzle della sanità regionale. Il dossier è sul tavolo di Schifani, che al momento non sembra intenzionato a fare scelte affrettate.