Non andava a scuola perché malata | I genitori hanno rischiato di perderla - Live Sicilia

Non andava a scuola perché malata | I genitori hanno rischiato di perderla

Maria, usiamo un nome inventato, è nata con una gravissima patologia. Oggi ha compiuto tredici anni. I genitori le stanno accanto. Sempre. Nonostante debbano mandare avanti un’attività commerciale alla periferia della città, a Palermo. Considerano le sofferenze e le fatiche un pegno in cambio dell’amore che ricevono dalla figlia. Solo che un giorno si vedono recapitare a casa una lettera del tribunale per i minorenni che dichiara l’adottabilità della figlia. Non sono stati bravi genitori e qualcuno prenderà il loro posto. Come è potuto accadere? In cosa hanno sbagliato. C’è un’asticella che il loro amore avrebbe dovuto superare per essere migliori agli occhi degli altri? Nulla di tutto questo, è un errore. Un terribile errore. Il procedimento era iniziato per “inosservanza della frequenza scolastica da parte della minore” si legge nel decreto del tribunale che ha cancellato una storia che non doveva arrivare fino al punto in cui è arrivata. Fin quasi al limite del non ritorno.

La bimba non frequenta le lezioni. “E’ legittimo che la cosa venga segnalata ai servizi sociali – spiega il legale dei genitori, l’avvocato Mauro Torti -. Altrettanto legittimo, però, è pretendere che qualcuno debba controllare il perché di un’assenza così prolungata. Giusto per evitare ulteriori sofferenze alla famiglia”. Al tribunale, presieduto da Antonina Pardo, non è rimasto altro da fare che scrivere nel decreto “considerato che dagli accertamenti effettuati è risultato che la mancata frequenza scolastica è stata causata da problemi di salute comprovati da certificati medici, ritenuto pertanto che non appaiono necessari interventi di carattere sociale nei sociali dispone il non luogo a provvedere”. Maria non sarà adottata. Resterà a casa. Di lei continueranno a prendersi cura i genitori. Con l’amore di sempre.


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