Non c'è il rischio zero, serve molta responsabilità" - Live Sicilia

“Non c’è il rischio zero| Serve molta responsabilità”

La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in una informativa alla Camera
SCUOLA E COVID
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“La refezione scolastica, la ricreazione e tutti i momenti di pausa dall’attività didattica, sono momenti assolutamente importanti per lo sviluppo del ruolo sociale, di valorizzazione e di crescita di ogni alunno. Alle scuole è stata per questo raccomandata la massima cura nel cercare e trovare apposite soluzioni, tutte quelle percorribili, pur di non sacrificare lo svolgimento di momenti di aggregazione così importanti nella crescita individuale”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in una informativa alla Camera. “Ho letto approssimazioni e dati senza una fonte certa che parlano di centinaia di migliaia di studenti che non avranno la mensa. Non è così. Saranno necessari adattamenti, ci saranno nuove regole, ma nessuno vuol togliere il tempo pieno ai bambini. Dove ci sono delle criticità i nostri Uffici Scolastici Regionali stanno intervenendo a supporto delle scuole. In raccordo con i Comuni che gestiscono il servizio mensa”, ha concluso.

“Con riferimento all’utilizzo delle palestre, mi permetto di ricordare che nelle Linee guida per la ripartenza abbiamo chiaramente scritto che resta ferma la competenza degli Enti locali nella concessione delle palestre e di altri locali afferenti alle istituzioni scolastiche di competenza, al termine dell’orario scolastico, operate le opportune rilevazioni orarie e nel rispetto delle indicazioni recate dal Documento tecnico del Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute, purché, all’interno degli accordi con le associazioni concessionarie siano esplicitamente regolati gli obblighi di pulizia approfondita e igienizzazione, da condurre obbligatoriamente al termine delle attività medesime, non in carico al personale della scuola. L’attività sportiva, in tutte le sue manifestazioni, anche al di là del contesto scolastico, è elemento da tutelare e da incentivare, a tutti i livelli”.

Lo ha detto in Aula alla Camera la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Sulla fornitura dei nuovi banchi monoposto, il Ministero dell’Istruzione “ha agito con trasparenza e rigore. Abbiamo chiesto a tutti i dirigenti scolastici di fornirci con precisione dati certi rispetto al fabbisogno di arredi di ciascuna scuola. Non abbiamo imposto una sola tipologia di banco, come ho continuato a leggere da più parti, ma semplicemente lo Stato, per la prima volta, si è preso la responsabilità di sostenere le scuole aiutandole a rinnovare gli arredi. Le rassegne stampa degli ultimi anni ci restituivano, spesso, soprattutto a livello locale, le doglianze di molti dirigenti scolastici che chiedevano banchi nuovi senza riceverli. Anche questa è una svolta evidente”. Lo ha detto nel corso della informativa alla Camera la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Gli istituti ci hanno chiesto 2,4 milioni di banchi. Oltre 750mila sono per la scuola primaria, dunque, necessariamente, banchi di tipo tradizionale, più adatti per i piccoli. Mentre 1,7 milioni sono stati i banchi richiesti per le secondarie di cui oltre uno su quattro di tipo innovativo. E noi glieli stiamo dando”. “La consegna è già cominciata il 28 di agosto e proseguirà nelle prossime settimane. Come comunicato dal Commissario straordinario per l’emergenza con la nota del 3 settembre 2020, la distribuzione dei banchi è stata avviata partendo da alcuni luoghi particolarmente colpiti nel corso della prima fase della pandemia, come Codogno, Alzano, Nembro, le città di Bergamo, Brescia, Piacenza e Treviso, e sta continuando sull’intero territorio nazionale in 17.863 plessi scolastici, per soddisfare l’intero fabbisogno richiesto entro la fine del mese di ottobre. Ogni scuola avrà gli arredi che ha richiesto”.

“Il Coronavirus ci impone dei doveri. Non esiste il rischio zero. Lo sappiamo. Quindi sarà necessaria la responsabilità di ciascuno, dentro e fuori il perimetro delle nostre scuole. Quelle regole civili, di protezione e di buon senso che le autorità sanitarie hanno indicato come strumenti per contenere la diffusione del virus devono essere rispettate da ognuno di noi. Non farlo significa mettere a rischio la scuola”. Lo ha detto nell’informativa alla Camera la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Non possiamo pretendere che tali regole debbano essere seguite solo all’interno degli ambienti scolastici. Siamo tutti coinvolti. E’ un invito serio alla responsabilità che rivolgo espressamente anche a tutta la comunità scolastica e alle famiglie”. (ANSA).


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