"Non l'ho visto", sotto choc la donna che ha investito un bimbo

“Non l’ho visto”, sotto choc la donna che ha investito un bimbo

Il nodo sicurezza nella viabilità della Valle dei Templi

AGRIGENTO – Un grave incidente si è verificato nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento. Un bambino di otto anni, figlio di una coppia di turisti tedeschi, è stato investito da un’auto in corsa nei pressi dell’ingresso del Tempio di Giunone. Il bimbo ha perso conoscenza e le sue condizioni sono apparse fin da subito gravi. Subito è stata attivata la macchina dei soccorsi con il personale medico che ha raggiunto il posto e ha praticato una respirazione bocca a bocca in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso, fatto atterrare appositamente nella vicina Rotatoria Giunone.

“Non l’ho visto”

Secondo una prima ricostruzione il bambino sarebbe sceso improvvisamente da un camper che si trovava parcheggiato ai margini di via Passeggiata Archeologica, arteria che attraversa la zona dei Templi, venendo travolto da una Mercedes condotta da una donna. Quest’ultima, sotto choc, si è immediatamente fermata e ha allertato i soccorsi continuando a ripetere: “Non l’ho visto, non l’ho visto”. Sul posto sono intervenuti gli agenti della sezione Volanti della Questura di Agrigento e i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia della locale Compagnia. La strada è stata a lungo chiusa al traffico anche per permettere il trasferimento del bambino con l’elisoccorso. Le sue condizioni restano critiche.

Il nodo dei controlli nella Valle dei Templi

Un problema, quello della viabilità nei pressi della Valle dei Templi, di lunga data e che diventa ancora più evidente nei mesi estivi quando turisti e visitatori prendono letteralmente d’assalto la zona archeologica. Proprio questa mattina, poche ore prima dell’incidente, era intervenuto in tal senso il consigliere comunale Pasquale Spataro che aveva evidenziato i notevoli rischi: “Ma i controlli dove sono? Forse dovrà scapparci il morto o dovrà verificarsi qualche incidente grave prima di intervenire. E poi magari si andrà a caccia dei colpevoli e delle responsabilità”, le sue parole.


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