MONREALE (PALERMO) – “Non lo spegni il sole se gli spari”, è la scritta apparsa su uno striscione dedicato dai tifosi del Pioppo calcio al 26enne Andrea Miceli ed esposto in via Benedetto D’Acquisto a Monreale, sopra la caffetteria 365, luogo della strage avvenuta nella notte tra sabato e domenica.
Insieme a Miceli hanno perso la vita, sotto i colpi sparati dal 19enne Salvatore Caruso, anche Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo.
“Volati via troppo presto”
“Volati via troppo presto, ma resterete per sempre nei nostri cuori e di chi vi ha voluto bene. Circondati dall’amore che non smetterà mai di abbracciarvi Salvatore, Massimo e Andrea”. È uno dei messaggi appesi nelle fioriere dove sono ben visibili i fori dei proiettili nei pressi del pub dove è avvenuta la sparatoria. Sui vasi ci sono anche le foto dei tre giovani monrealesi Andrea Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo.

Il ricordo del Pioppo calcio: “Veglia per noi da lassù”
Lo stesso Pioppo calcio ha voluto dedicargli un post sui social per ricordare i momenti vissuti insieme: “Oggi ci siamo svegliati con la peggiore notizia che potessimo ricevere. Quando un figlio della nostra terra viene strappato via con la forza, trovare parole è la cosa più complicata che si possa fare. Ma con Andrea era diverso. Di parole ne aveva per chiunque: incitava i compagni, sfidava gli avversari, voleva sempre essere il protagonista e innamorarsi ad ogni controllo della sua amata palla“, si legge nel lungo post.
“Chi si scorda il gol su punizione a Partinico, un anno fa. Chi si scorda del contropiede magico di Belmonte. Chi si scorda delle risate nello spogliatoio, delle trasferte sul bus, della tensione prima di ogni calcio di rigore. Eppure, ti dobbiamo salutare, Andri. Veglia su di noi da lassù. Salutaci anche Massimo e Salvo, con te fino all’ultimo istante. Saluta anche il piccolo Mattia, che finalmente potrà giocare con il suo 10 preferito che tanti gol gli ha dedicato. Ti vogliamo bene campione. Orgoglio di Pioppo, orgoglio di Monreale. E l’orgoglio è l’unica cosa che non si spezza. Neanche davanti al destino atroce della nostra vita”.
Le indagini
Salvatore Calvaruso, il 19enne fermato per il triplice omicidio, ha inizialmente confessato di aver sparato poi si è avvalso della facoltà di non rispondere. I carabinieri sono risaliti a lui tramite alcune intercettazioni e alcune testimonianze, adesso si cercano i complici.
Dai colpi di pistola sono rimasti feriti anche due ragazzi: uno di loro è stato colpito alla testa ma entrambi, fortunatamente, non sono in pericolo di vita.