PALERMO – Leoluca Orlando ripete la tradizionale frase d’omaggio per sei volte: “Viva Palermo e Santa Rosalia”. E aggiunge: “Con la stessa emozione della mia prima volta. Che bello. Palermo ti amo”. Lo scenario sonoro è formato soprattutto da applausi, anche se in sottofondo si sente qualche fischio. E’ il momento cult del Festino di Santa Rosalia, giunto alla sua 393^ edizione, e va in scena come sempre ai Quattro Canti, epicentro del Cassaro e dei Festeggiamenti in onore della patrona di Palermo. Il terzo atto di un percorso iniziato con lo spettacolo davanti a Palazzo dei Normanni e proseguito con i giochi d’acqua in Cattedrale. Poi, il finale al Foro Italico e i giochi d’artificio.
Migliaia di fedeli hanno assistito ai tradizionali festeggiamenti in onore della patrona che liberò la città dalla peste. Tanta folla di turisti e fedeli, qualche lamentela per gli eccessivi controlli e per la carenza di cestini in cui depositare i rifiuti. Protagonista il carro della Santuzza, a forma di arca bianca su un mare di petali di rose, realizzato dagli studenti del liceo artistico ‘Catalano’. Santa Rosalia quest’anno ha avuto il volto dell’attrice Roberta Azzarone. “Grazie agli studenti e ai docenti dell’istituto Catalano che hanno realizzato uno splendido carro di Santa Rosalia. Uno dei più belli degli ultimi anni. Una grande emozione svelare la statua della santa realizzata con grande amore e passione dai nostri giovani”, le parole di Orlando svelando la statua di Santa Rosalia.
Azzarone è stata protagonista della favola in musica che ha avuto inizio dal piano di Palazzo dei Normanni. Qui le luci si sono accese sugli stucchi serpottiani ricreati per impreziosire il palcoscenico bianco. Quaranta personaggi affetti dal morbo che nel Seicento colpì la città entrano in scena, poi il re, padre di Rosalia, e la madre e infine tocca alla la giovane che rifiuta di sposarsi alla corte di re Ruggero per liberare la città dal morbo e diventare la Santuzza venerata dai palermitani.
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Davanti a Palazzo dei Normanni l’operina teatrale, una favola in musica che trae spunto dalla storia di Santa Rosalia. Cenni storici e testimonianze si intrecciano con la tradizione del “Cunto”, un sapiente impasto di musica popolare e musica colta. Un evento di forti e intense suggestioni e di profondo impatto mediatico. Uno spettacolo tra terra e cielo. Installazioni, scenografie volanti, azioni coreografiche, effetti speciali e multimediali capaci di coinvolgere il pubblico a 360 gradi. In Cattedrale lo spettacolo di colori e acqua della compagnia Dominici’s, con un accompagnamento musicale della durata di circa 15 minuti.
A seguire il carro a forma di arca bianca si è mosso verso i Quattro Canti, dove la compagnia Sonic’s si è esibita in uno spettacolo acrobatico sotto una pioggia di petali rossi, preludio alla tradizionale salita del sindaco sul carro della Santuzza. La lunga notte del Festino culmina con i fuochi d’artificio sul mare del Foro Italico.