Catania: mafia, Nuccio Ieni resta in carcere - Live Sicilia

Nuccio Ieni resta in carcere: difesa ricorre per Cassazione

L'apparato probatorio dell'inchiesta Consolazione ha retto davanti al Tribunale del Riesame.
CLAN PILLERA-PUNTINA
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CATANIA – Nuccio Ieni, u Matuffu, è rimasto in carcere. Il boss (defilato) del clan Pillera-Puntina è stato arrestato qualche settimana fa nel blitz Consolazione. Il Riesame ha rigettato l’istanza dell’avvocato Salvatore Pappalardo che ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le indagini della Squadra Mobile di Catania – come intercettazioni verbali i collaboratori di giustizia – sarebbero per il Tribunale della Libertà fondanti della misura cautelare. Ma il difensore insiste. E infatti ha già fatto ricorso per Cassazione.

L’avvocato Pappalardo ripropone una lettura diversa dell’apparato probatorio: evidenziando l’allontanamento di Nuccio Ieni dagli affari del cosca. Un allontanamento voluto dal capomafia in persona Salvatore Pillera. Come hanno evidenziato anche i collaboratori di giustizia, come Salvatore Messina. Parte proprio da questo punto la logica argomentazione del penalista che chiede l’annullamento dell’ordinanza del gip. E inoltre elencando stralci delle valutazioni del giudice, passi di interrogatori dei collaboranti e intercettazioni del suo stesso assistito ritiene che siano riscontro e prova del suo non coinvolgimento nella vita associativa della consorteria mafiosa. Nuccio Ieni che ha vissuto diversi anni all’estero e poi trascorso un lungo periodo in carcere – ha argomentato l’avvocato – non sarebbe capo, ma nemmeno semplice partecipe.

“L’allontanamento dall’associazione per volontà del suo fondatore, unitamente al suo spostamento territoriale ed alla lunga carcerazione” sono i pilastri fondanti – oltre all’esame di aspetti tecnico-giuridici – su cui si basa il ricorso attraverso cui l’avvocato Salvatore Pappalardo chiede alla Cassazione di annullare l’ordinanza di conferma del Riesame nei confronti di Nuccio Ieni. Il Tribunale della Libertà ha anche confermato la misura cautelare nei confronti di Giuseppe Saitta ‘u bimbu’, difeso dall’avvocato Angelo Cassone. L’inchiesta Consolazione della Polizia e della Dda di Catania ha colpito in particolare gli affari del gruppo del Borgo, che vede come vertice operativo Fabrizio Pappalardo. 


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