Nuova Marina Yachting, Mattarella e Schifani al taglio del nastro

Nuova Marina Yachting, Mattarella e Schifani al taglio del nastro

Presenti il ministro Matteo Salvini e il sindaco Roberto Lagalla

PALERMO – Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha presenziato al taglio del nastro della nuova area Marina Yachting di Palermo. Ad accoglierlo il presidente dell’Autorità di sistema del mare della Sicilia occidentale, Pasqualino Monti. Con il capo dello Stato ci sono il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il presidente dell’Assemblea regionale Gaetano Galvagno, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta. A tagliare il nastro è stato il presidente dell’Autorità portuale, Pasqualino Monti.

Ad assistere, a quella che può essere considerata una festa per la città di Palermo, le autorità locali, gli imprenditori della città e moltissimi palermitani.

Il Palermo Marina Yachting fino a qualche anno fa era un luogo di degrado, ma il presidente dell’Autorità di sistema del mare della Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, ha voluto ugualmente intestarsi questa battaglia che ha vinto e rimesso a regime l’intera area facendola diventare uno spazio pubblico. I lavori sono duranti cinque anni, con l’investimento di quasi 600 milioni euro, che fanno parte di un investimento di oltre un miliardo.

Monti: “Dimostrato che nulla è impossibile”

A prendere la parola il “padrone di casa”, Pasqualino Monti, che ha voluto dire “grazie a tutti per l’impegno profuso e il lavoro svolto in questi anni. Onore e privilegio avervi qui oggi“. Monti si è rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ringraziandolo per “il suo amore per la città e la dedizione alla guida al Paese ci spingono a raggiungere le nostre ambizioni“.

“Questa è la Sicilia che ci piace. Due cose importanti per le aziende sono la sua reputazione e la sua gente, che ringrazio per aver permesso di realizzare tutto questo“. Lo spazio non sarà esclusivo ma inclusivo perché “sarà aperto alla città di Palermo – spiega Monti -. Grazie a chi ha dato anche la vita per far sì che Palermo diventereste una città dove fare, questo spazio lo dedichiamo a loro“.

“In questo porto nel 2018 non era possibile non indignarsi. L’area era abbandonata e degradata, con servizi disordinati. Era invasa da strutture fatiscenti e sequestrate, con lavori fermi da anni. I passeggeri erano costretti ad attendere senza sapere dove prendere la nave. C’erano dei silos al centro del porto con pochissima merce che davano lavoro a due sole persone“.

“L’intero scalo era lontano dal somigliare ad uno scalo moderno le strutte non permettevano l’incontro tra domanda e offerta. Era presente la domanda ma l’offerta era dequalificata. Ho un ricordo del mio primo giorno qui, svettavano due gru mai utilizzate e altri edifici in un contesto poco decoroso. Subito dopo aver visitato questo posto il primo intervento fu quello di riqualificare sant’Erasmo. Avventura che a fine del prossimo anno vedrà l’ingesso del porto riqualificato. Abbiamo riconsegnato le opere al mercato“.

Il presidente Monti ha parlato dei numeri del 2023, che si chiuderà in positivo: •Il porto di Palermo raggiungerà 900 mila passeggeri croceristi a fine anno, numeri che a mala pena raggiungevano tutti i porti siciliani nel 2019. Qui generiamo economia con eccellenze siciliane che apriranno tre ristoranti e non solo. Con il cuore gonfio di orgoglio ringrazio tutti gli uomini e le donne della autorità portuali. Qui abbiamo dimostrato niente è impossibile“.

Salvini: “Orgoglioso di essere qui”

“Questa è l’opera di una comunità e dico grazie a chi ha lavorato per realizzarla – ha dichiarato il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini -. Sono orgoglio di essere qui“. Il ministro e vice premier ha parlato delle aziende che hanno lavorato alla realizzazione di tutto quello che oggi è tangibile e visibile alla città e non solo: “Mi hanno colpito due cose: i lavori sono stati realizzati da imprese del territorio che hanno dimostrato che si può fare e che i fondi europei possono e devono essere utilizzati. Questo mi fa dire che i 40 miliardi di fondi europei saranno spesi bene“.

“Qui si dimostra che si può fare. Cinque anni fa qualcuno si pose il dubbio ce la faremo e si è fatto. Noi vogliamo unire il Paese tutto. Vogliamo iniziare nel 2024 a costruire il ponte per collegare l’Italia“. Salvini sa che il Ponte sullo Stretto da solo sarà fine a se stesso, infatti sono pronti “17 miliardi per le ferrovie, di cui 12 per velocizzare i collegamenti tra Palermo-Catania e Messina e 18 miliardi per le strade. L’opera di oggi mi da la forza di andare avanti

“Oggi è una bellissima rappresentazione della collaborazione tra pubblico e privato. Il Mediterraneo – ha concluso Salvini – torni ad essere mare di vita, di cultura, di commercio, e non il mare della guerra e dei trafficanti”.

Schifani: “Segno di una ripresa”

“Quella che si inaugura non costituisce soltanto un’importante infrastruttura, frutto dell’impegno dell’Autorità portuale e della forte sinergia tra le istituzioni, prima tra esse la Regione Siciliana che, sin dalla rimozione dei vecchi bacini che impedivano le manovre alle grandi navi, ha offerto tempestiva cooperazione”, ha detto Renato Schifani. “È il segno inconfondibile di una ripresa. Il segno tangibile della crescita di una Sicilia che non va cambiata, ma va migliorata, con lavoro costante e sovente silenzioso, con metodo, con passione”.

Il presidente della Regione Siciliana è ottimista: “La Regione crede fortemente che l’Isola possa rafforzare il ruolo di fulcro dei trasporti, del digitale, dell’energia, del turismo in un Mediterraneo che, purtroppo, deve adesso confrontarsi con una nuova drammatica crisi, dopo l’immane strage che sabato scorso ha ferito profondamente il popolo d’Israele, al quale va la nostra affranta e fraterna solidarietà”.

“Per raggiungere obiettivi come quelli di oggi – ha sottolineato Schifani – non bastano solo ingenti dotazioni finanziarie. Tutte le amministrazioni sono impegnate a conseguire un cambiamento generazionale che ne aumenti l’efficienza e la capacità di rispondere alle attese della società e che possa dare risposta alle tante competenze che la Sicilia genera, troppo spesso costrette ad emigrare per dispiegare la professionalità acquisita. Sul piano della regolazione occorre fluidificare la capacità decisionale dell’amministrazione e di conseguimento dei risultati, così come con il nuovo codice dei contratti pubblici, entrato in vigore qualche mese fa”.

Lagalla: “La città cambia volto”

“Palermo è chiamata a celebrare un passaggio epocale – dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla salito sul palco durante l’inaugurazione del Palermo Marina Yachting -. Oggi Palermo subisce una vera trasformazione urbana da ora il mare non sarà più luogo di approdo ma luogo vivo e di lavoro“.

Il primo cittadino ha voluto complimentarsi con il presidente Monti “con il quale l’amministrazione ha stabilito momenti di collaborazione proficua. Il nuovo waterfront regala opportunità alla città, ed è una delle più grandi infrastrutture realizzate dal dopo guerra ad oggi“.

Oggi si ridisegna il volto della città e della sua storica marina e si acquisisce una storica risorsa. Tutto questo fa sì che Palermo diventi più attrattiva. Mi piace immaginare che questa inaugurazione si possa dedicare ai più giovani dicendo loro che a Palermo è possibile fare e fare bene“. 


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