Nuova frana nella condotta idrica | Torna l'incubo a Messina - Live Sicilia

Nuova frana nella condotta idrica | Torna l’incubo a Messina

Nell'emergenza dello scorso ottobre intervenne l'esercito

Rilevato un nuovo smottamento nella zona in cui passa l'acquedotto di Fiumefreddo.

PALERMO – A Messina torna l’incubo dell’emergenza idrica. Un nuovo movimento franoso nella zona in cui passa l’acquedotto di Fiumefreddo, dal quale dipende l’approvvigionamento idrico della città, ha riportato indietro gli orologi di qualche mese. A quel 28 ottobre dello scorso anno, quando lo smottamento del terreno di Calatabiano lasciò gran parte dei quartieri peloritani a secco per due settimane. A confermare la nuova situazione di emergenza è una nota del comune guidato da Renato Accorinti. Un comunicato con cui si informa che l’Amam, società che gestisce il servizio idrico, ha rilevato, stavolta in territorio di Forza d’Agrò, la “ripresa del movimento franoso che potrebbe portare a nuove situazioni di emergenza e fortissima criticità per l’approvvigionamento idrico”.

Un monitoraggio che l’azienda ha effettuato “in solitudine istituzionale”. L’accusa di Accorinti, in particolare, è al governo regionale. L’Amam, si legge nella nota, “il 17 marzo scorso, aveva già segnalato la gravità della situazione e le forti criticità” dell’acquedotto di Fiumefreddo a tutte le amministrazioni competenti. Una sollecitazione a seguito della quale il Capo del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, Fabrizio Curcio, aveva invitato la Regione Siciliana e la stessa Azienda a monitorare la situazione. “Ad oggi, però – sottolinea la nota del comune -, solo Amam, in assenza della Regione, ha operato, consentendo di individuare per tempo il segnale di una potenziale crisi emergenziale”.

Ma Accorinti ne ha anche per SiciliaAcque spa, che “non ha proceduto entro il 30 aprile, data comunicata al tavolo della Protezione Civile Nazionale, al ripristino della condotta dell’Alcantara, che garantirebbe un’ulteriore ed importante fonte di approvvigionamento per la città di Messina. Dobbiamo anche ricordare – continua – che nel territorio di Calatabiano, dove si è avuta la rottura della condotta nel mese di ottobre 2015, ad oggi non sono state avviate le opere necessarie per consentire il ripristino definitivo della condotta del Fiumefreddo”. Amministrazione comunale e Amam, intanto, sono a lavoro per cercare di scongiurare la nuova emergenza.

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