PALERMO – Nuovi marchi, grandi griffe, nomi altisonanti che stanno progressivamente cambiando il volto di via Libertà, consacrandola come la strada preferita per chi punta allo shopping di alta qualità. Dopo l’apertura di Zara Home e quella del monomarca Nespresso, che accoglie i clienti da pochi giorni, ci sono altri due brand pronti a sbarcare in città. Si tratta di Pinko e di Conte of Florence, che secondo indiscrezioni avrebbero già definito i contratti.
Pinko, azienda italiana con base nel parmense, è un marchio di abbigliamento femminile che conta negozi in tutto il mondo e diversi outlet store, oltre a testimonial d’eccezione: a Palermo dovrebbe prendere il posto dello storico Carieri & Carieri, che ha chiuso oltre un anno fa. Conte of Florence è invece un brand toscano, nato nel 1952 a Firenze per la realizzazione a mano di abiti per signora e che col tempo ha esteso le sue attività anche al mondo maschile e soprattutto al settore sportivo, con capi specifici per la montagna. Passato l’anno scorso al gruppo D&K Distribution, vanta 60 negozi in Italia e 16 outlet, oltre a presenze nell’Est Europa e in Russia. A Palermo dovrebbe esordire accanto a Zara Home.
Due marchi della moda di qualità che, stando alle indiscrezioni, avrebbero premuto il piede sull’acceleratore per inaugurare i propri punti vendita già prima di Natale e cogliere così l’opportunità delle feste. Ma soprattutto la dimostrazione che il “salotto” di Palermo richiama ancora le grandi griffe, desiderose di spazi dedicati che non trovano nei grandi centri commerciali.
Insomma, dopo una sfilza di chiusure e fallimenti Palermo sembra tornata una meta appetibile per il commercio. Oltre a Zara Home e Nespresso va ricordata l’apertura imminente di Bialetti, sempre in via Libertà, mentre nel tratto di via Maqueda diventato Ztl i negozi più storici hanno lasciato spazio a bistrot, gelaterie, esercizi monoprodotto (come le arancine, le patatine fritte o i succhi di frutta), ma anche a negozi di estetica e di ottica. Un mutamento profondo dell’economia cittadina, specie nelle zone a maggiore vocazione turistica. Resta sempre in piedi, infine, la suggestione Ikea: trattativa, seppur ad andamento lento, che comunque va avanti, spinta anche dalla situazione precaria della viabilità che scoraggia chi abita nella Sicilia occidentale a spostarsi fino a Catania.