Il nuovo procuratore di Catania e il voto a sorpresa del Csm

L’elezione del nuovo procuratore di Catania e il voto a sorpresa del Csm

Commissione divisa: 3-3 tra Puleio e Curcio

CATANIA – A favore di Francesco Puleio, attuale procuratore aggiunto di Catania e già procuratore di Modica, nella quinta commissione del Csm, hanno votato tre consiglieri: Andrea Mirenda, Ernesto Carbone e Daniela Bianchini, quest’ultima vicepresidente della V commissione.

A favore di Francesco Curcio, attuale procuratore capo di Potenza, si sono espressi il presidente della commissione, Maria Luisa Mazzola e i consiglieri Antonello Cosentino e Roberto D’Auria. Il voto dunque ha sovvertito le previsioni della vigilia, quantomeno quelle circolate in questi giorni.

I “rumors”, al centro anche di un caso che ha trascinato in piazza Verga associazioni e pure la Cgil – contro ipotetiche ingerenze o veti della politica – davano per favoriti altri due attuali procuratori aggiunti di Catania. In questi giorni per quell’incarico circolavano i nomi di  Sebastiano Ardita e Ignazio Fonzo.

Il testa a testa

La proposta dunque è un testa a testa tra Curcio e Puleio. Spetterà al plenum del Consiglio superiore, presieduto dal Capo dello Stato, il compito di decidere. Talvolta, va ricordato, le designazioni degli incarichi direttivi sono state al centro di battaglie legali amministrative.

È accaduto di recente anche in altri circondari della Sicilia. Il voto della V commissione dell’organo di autogoverno della magistratura, quella che si occupa del conferimento degli incarichi direttivi e semi-direttivi, è del primo pomeriggio di ieri.

Il voto per Napoli

Una commissione divisa, dunque. Lo è stato per Catania, ma anche per il conferimento dell’incarico di Procuratore generale di Napoli. In questo caso tre voti sono andati al sostituto procuratore della Cassazione Antonio Balsamo, per cui hanno votato D’Auria, Bianchini e Carbone; e tre all’attuale procuratore di Benevento Aldo Policastro. Per Policastro hanno votato Mazzola, Mirenda e Cosentino.

La V commissione ha avuto meno dubbi, invece, per la proposta del presidente del Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta, per cui è stato proposto all’unanimità Walter Carlisi, magistrato di Sorveglianza di Agrigento.


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