'La mia odissea all'Asp Palermo per un medico di famiglia'

‘La mia odissea all’Asp Palermo per un medico di famiglia’

Commenti

    E’ “evidente” che l’errore non è dell’ASP, ma dell’utente: la richiesta non va fatta all’ASP 6, bensì a livesicilia;
    una volta che la testata riceverà la richiesta e provvederà a pubblicare il relativo articolo, l’ASP provvederà immediatamente

    Anche io ho chiesto il medico di Famiglia ad Agosto ed è andata a buon fine. È stata la Dottoressa Laura Giordano ha farla per me ed è andata a buon fine.

    Conosco di persona la vittima della vicenda, il quale mi ha confermato che fino a poco fa (ore 13:23) non aveva ricevuto alcun messaggio dall’ASP di conclusione della pratica. Quindi, quanto dichiarato dall’Azienda a Livesicilia non corrisponde al vero, cioè al danno si aggiunge anche la presa in giro.
    Riguardo a Rosaria, può darsi che la conclusione della pratica della citata dottoressa rientri “tra le tante vie che il Signore concede”

    siamo sicuri che sanno usae il pc ?

    Scuse puerile e vergognose, sempre e di più il solito schifo, se non fossi vecchio me ne andrei da Palermo anche a piedi.

    Questa sì che è una barzelletta .

    Verissimo. La procedura on line, che prima veniva espletata in un giorno o due, ora, ha tempi enormi. E, nei casi urgenti, questo è gravissimo. Come per la prescrizione degli antitumorali

    richiesta effettuata il 5 agosto per cambio medico e ancora pratica non evasa….vergogna!!!!!!

    Bravo Mario è esattamente così che funzionano gli uffici pubblici a Palermo! Con poche e ironiche parole hai descritto una sconcertante realtà.

    A quanto pare è proprio così, anch’io (e molti altri di mia conoscenza) siamo in attesa da settimane: per favore Livesicilia provveda, grazie!

    Mi trovo in Romagna e debbo dirvi che qui la sanità è tutta un altro mondo. Ho terrore nel campo sanitario di rientrare a Palermo .

    La Faraoni deve solo far scorrere la gradatoria precedente che non fà creando così disservizi all’interno dell’Azienda dica mea culpa

    Confermo io aspetto il cambio medico dall’ 11 Agosto …ancora nienteee

    prendete personale adeguato, preparato e titolato e soprattutto con la consapevolezza che operano per il bene della collettività

    A tutt’oggi fine OTTOBRE 2021 la situazione non è migliorata, ho risolto andando di persona all’Enrico Albanese (ex ospizio marino) e dopo un turno di sole sei persone ho potuto effettuare il cambio medico all’istante! alla faccia della procedura online…

    Qualche mese fa ho cambiato medico nella mia Provincia di Enna usufruendo del servizio online in modo facile e veloce. Oggi volevo provvedere a una mia parente anziana che sta a Termini Imerese e il cui medico andrà a breve in pensione. MA è IMPOSSIBILE. Mi toccherà spostarmi a per raggiungerla col rischio di contagi, dovrò chiedere permessi al lavoro, mettermi in fila. LA VITA NON è GIà SUFFICIENTEMENTE COMPLESSA? PERCHè ANCHE IL CAMBIO MEDICO DEVE DIVENTARE UN’ODISSEA?

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Dopo quarant’anni di precariato strutturale, presentare l’aumento delle giornate lavorative come una “svolta storica” appare non solo insufficiente, ma profondamente offensivo per migliaia di lavoratrici e lavoratori forestali. Portare le giornate da 151 a 174, da 101 a 124 e da 78 a 101 non è una riforma: è l’ennesimo rattoppo su una ferita che la politica regionale sceglie consapevolmente di non curare. Si continua a parlare di “passo avanti” e di “gestione sostenibile del territorio”, ma si evita accuratamente di affrontare il nodo centrale: la stabilizzazione di chi da decenni garantisce la tutela dei boschi siciliani in condizioni di precarietà permanente. Migliaia di operai che ogni anno vengono richiamati al lavoro, formati, utilizzati e poi rimandati a casa, senza certezze, senza dignità, senza futuro.Dopo 40 anni, non è accettabile che la Regione Sicilia consideri un aumento di qualche settimana lavorativa come una concessione straordinaria. Non è rispetto, non è valorizzazione del lavoro, non è programmazione. È solo il rinvio dell’ennesima riforma annunciata e mai realizzata.Si parla di sostenibilità ambientale, ma non esiste sostenibilità senza sostenibilità sociale. Non si può difendere il territorio continuando a tenere in ostaggio chi quel territorio lo cura ogni giorno. La vera riforma sarebbe uscire definitivamente dal bacino del precariato, riconoscendo diritti, stabilità e dignità a lavoratori che hanno già ampiamente dimostrato il loro valore.Dopo quattro decenni di attese, promesse e sacrifici, questo emendamento non rappresenta un traguardo: rappresenta l’ennesima occasione mancata. E soprattutto, una grave mancanza di rispetto verso chi chiede solo ciò che gli spetta.

Cateno De Luca sforna nuovi movimenti e partitini con la stessa velocità e noncuranza con cui passa dalle invettive agli apprezzamenti per tornare di nuovo alle invettive. Le vicende che lo hanno visto altalenante nei rapporti con l'ologramma e la banda bassotti politica ne sono la prova. Attualmente il pendolo è tornato ad oscillare a sinistra, ma quelli non ne vogliono sapere e di tentare un'altra avventura in solitaria non è cosa. Perciò il soggetto si agita e prova a restare al centro dell'attenzione mediatica non potendo essere al centro della scena politica. Come gli finirà lo vedremo, ma la credibilità politica è uscita fortemente minata dalle tante scelte sbagliate che si stanno "mangiando" anche l'aura di bravo amministratore sulla quale ha fatto sempre affidamento.

Peccato che il 95% dei siciliani che tornano dal nord per le festività natalizie già il biglietto aereo (carissimo!!!) l'avevano comprato, non potendo aspettare i comodi della Regione Siciliana e rischiando di non riuscire ad acquistare il biglietto del treno partecipando ad una sorta di click day. Iniziativa deplorevole e iniqua!

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