PATERNO’ – Custodia cautelare in carcere. È questa la decisione dell’Autorità giudiziaria etnea a proposito di Issan Lahmidi, 36 anni, accusato dell’omicidio del bracciante agricolo 26enne Mohamed Mouna. Il delitto è avvenuto nel primo pomeriggio del 4 febbraio 2024 nel parcheggio di un distributore di benzina di via Giovanni Verga, a Paternò.
Come si è accertato grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, Mouna aveva avuto un litigio con Lahmidi. Quest’ultimo, al termine dell’accesa discussione, lo aveva accoltellato improvvisamente al petto e al fianco, per poi fuggire a bordo di uno scooter.
I carabinieri della compagnia di Paternò, coordinati dalla procura della Repubblica di Catania, avevano sentito numerosi conoscenti della vittima e avevano esaminato i video. In 48 ore era stato possibile individuare in Issan Lahmidi il presunto responsabile. Lui, però, nel frattempo, si era reso irreperibile.
All’inizio era andato in Campania, poi verso il Nord Italia. Nella serata del 5 febbraio era arrivato a Milano. E lì, intorno a ora di pranzo del 6 febbraio, l’uomo era stato catturato dai carabinieri meneghini alla stazione Centrale di Milano. Il presunto assassino era sul punto di salire su un treno diretto a Parigi.
Issan Lahimidi, destinatario di un provvedimento di fermo emesso dalla procura di Catania, è stato portato nel carcere di San Vittore, a Milano. Lì, il gip lombardo aveva convalidato il fermo e trasferito gli atti al giudice per le indagini preliminari etneo, per competenza territoriale. Nei giorni scorsi, i magistrati catanesi hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.