PALMA DI MONTECHIARO (AGRIGENTO) – Sembrerebbe un’esecuzione in piena regola l’uccisione di Antonio Morgana, 17 anni assassinato la sera del 23 ottobre a Palma di Montechiaro, questo è quanto risulta dalle prime indiscrezioni sull’autopsia al cadavere del minorenne. Secondo le analisi infatti il colpo fatale che ha troncato la vita al ragazzo è stato quello sparato a una distanza ravvicinata da un colpo di una pistola calibro 7,65 dietro la nuca del giovane.
Quindi un colpo sparato da vicino, dopo altri nella regione sottocostale che avevano ferito il giovane ma non ucciso. Tutto quanto farebbe cadere le ipotesi che riguardavano un uomo che avrebbe sparato perché allarmato da un possibile furto e fanno credere invece che ad uccidere Antonio Morgana sia stato un sicario che avrebbe agito con scopi ben precisi, aspettando l’arrivo dei ragazzi nascosto in quella strada di Contrada Ciotta da tempo isolata e con il chiaro obbiettivo di colpire Morgana.
Le indagini sono ancora in corso e il sostituto procuratore Santo Fornasier che coordina le indagini eseguite dai poliziotti del Commissariato di Palma di Montechiaro unitamente agli agenti della Squadra Mobile di Agrigento, non stanno escludendo alcuna pista, cercando di capire cosa si nasconde dietro al racconto dei ragazzi testimoni dell’omicidio che non ha convinto e l’autopsia lo confermerebbe in quanto mostra un omicidio più vicino ad una esecuzione e quindi premeditato e non un gesto d’ impeto.