Ilardo, quattro a giudizio. Salvi:| "Prova della solidità dell'indagine" - Live Sicilia

Ilardo, quattro a giudizio. Salvi:| “Prova della solidità dell’indagine”

Il dibattimento inizierà a luglio davanti la Corte d'Assise. L'udienza per il collaboratore di giustizia Santo La Causa, che ha scelto il rito abbreviato, è stata fissata per il 19 maggio. Il procuratore Salvi intanto assicura che si continua a lavorare sul fascicolo in merito alla possibile fuga di notizie. (nella foto Luigi Ilardo)

Fu ucciso nel 1996
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CATANIA – Si aprirà il primo luglio davanti alla Corte d’Assise il dibattimento per il processo dell’omicidio di Gino Ilardo, ucciso nel 1996 secondo le ipotesi dell’accusa per volere della criminalità organizzata in quanto l’esponente della famiglia di Caltanissetta stava per diventare collaboratore di giustizia. Il Gup Di Giacomo oggi ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura per Benedetto Cocimano, Giuseppe Piddu Madonia, Maurizio Zuccaro e Enzo Santapaola.

Ha scelto, invece, il rito abbreviato il collaboratore di giustizia Santo La Causa. Si è svolta già questa mattina la requisitoria del pm che ha chiesto al Gup la condanna a 12 anni di reclusione “previo riconoscimento della continuazione con precedenti sentenze di condanne per i reati di associazione mafiosa ed estorsione”. La difesa ha chiesto il minimo della pena prevista e il riconoscimento delle attenuanti generiche. L’udienza per discutere della posizione di La Causa è stata fissata dal prossimo 19 maggio. Se non ci saranno eventuali repliche da parte del pm o dell’avvocato difensore, il Gup si ritirerà in camera di consiglio ed emetterà la sentenza.

“La decisione del Gup di oggi, – commenta il procuratore Giovanni Salvi –  insieme alla sentenza della Cassazione dei giorni scorsi che ha confermato la decisione del riesame sulla posizione di Enzo Santapaola, è un’ulteriore prova della solidità del lavoro svolto dalla Procura nell’indagine sull’omicidio Ilardo. Sicuramente si pone una pietra nella ricostruzione della vicenda di quegli anni; dovremo aspettare il dibattimento e la sentenza – chiarisce il procuratore –  ma quello di oggi ci da forza che abbiamo lavorato bene nella ricostruzione di quanto ha portato al delitto e sulla identificazione dei presunti mandanti ed esecutori”.

Proseguono intanto le indagini sull’altro fascicolo per identificare se ci sono altri mandanti o se ci siano stati canali da cui sia partita la notizia sulla manifestata volontà di Ilardo di diventare collaboratore di giustizia. “Il fascicolo -assicura Salvi – è aperto e stiamo continuando a lavorare per accertare se ci sono state altre persone che hanno concorso all’organizzazione del delitto e stiamo verificando se ci sia stati canali da cui sia partita la notizia della futura collaborazione con la magistratura di Ilardo che potrebbe aver portato ad un’accelerazione nell’esecuzione dell’omicidio”.


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