Operazione della Dda di Catania |Arresti nel siracusano - Live Sicilia

Operazione della Dda di Catania |Arresti nel siracusano

La Direzione distrettuale antimafia di Catania ha coordinato le indagini della polizia di Siracusa che ha portato all'arresto di tre persone che chiedevano il pizzo a due commercianti.

RAcket delle estorsioni
di
2 min di lettura
Albergo, Albergo e Montesano

Corrado Albergo, Waldker Albergo e Rosario Montesano

CATANIA – Tre persone sono state arrestate a Noto dalla polizia di Stato per estorsione aggravata da finalità mafiose e di danneggiamento. Secondo l’accusa avrebbero sottoposto due commercianti di Noto a continue vessazioni e minacce, estorcendogli un’ingente somma di denaro ed intestandosi le loro attività commerciali. E’ in corso il sequestro preventivo di due negozi. Le indagini sono state condotte da investigatori della squadra mobile di Siracusa e del commissariato di Noto e sono sfociate nell’esecuzione di tre ordini di custodia cautelare.

Gli arrestati sono Waldker Albergo, di 50 anni, considerato dagli investigatori esponente di primo piano del clan Trigila, Corrado Albergo, di 28, e Rosario Montesano, di 22. Nella stessa indagine sono stati denunciati in stato di libertà anche altri due congiunti di Waldker Albergo. I tre sono ritenuti, a vario titolo e con ruoli diversi, responsabili di due distinti episodi: uno di estorsione ed un altro di appropriazione indebita e violenza privata. Nel primo caso centrale la figura di Waldker Albergo che avrebbe costretto un commerciante a cedere la proprietà di un noto esercizio commerciale sito nel centro storico di Noto. Corrado Albergo e Rosario Montesano sono accusati in questo caso di aver dato alle fiamme una autovettura e ad aver saccheggiato e danneggiato in più circostanze una abitazione estiva appartenente alla vittima dell’estorsione. La seconda vicenda oltre a Waldker Albergo vede coinvolta una sua congiunta che è stata denunciata: si sarebbero appropriati, ai danni di due persone benestanti, di una ingente somma di denaro, prelevandola da un conto corrente bancario delle vittime di cui avevano la disponibilità, utilizzandola per l’acquisto di un altro esercizio commerciale nel centro storico di Noto. Con l’ordinanza firmata dal Gip di Catania Giuliana Sammartino, su richiesta dei sostituti procuratori distrettuali della Repubblica Luigi Lombardo e Andrea Ursino della dda etnea,é stato inoltre disposto il sequestro preventivo delle due attività commerciali oggetto dell’indagine.


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