“Circa un anno fa, posi un’interrogazione a proposito dei fondi per i centri antiviolenza, case rifugio e soprattutto per gli orfani. Così nasce l’iniziativa di inserire nella norma regionale sulla violenza di genere un riferimento agli orfani di femminicidi”. A spiegarlo è la deputata all’Ars Ersilia Saverino, firmataria della proposta che prevede l’erogazione di contributi “per il sostegno degli orfani di crimini domestici” e approvata nella scorsa legge finanziaria.
La Saverino ha aperto il convegno che si è svolto nella sala conferenze del Palazzo della Regione siciliana a Catania intitolato “Figli nostri, la responsabilità collettiva sugli orfani di femminicidio”. L’evento ha il patrocinio della presidenza dell’Assemblea regionale siciliana.
“Con l’ultima finanziaria si dispone che la Regione, oltre a finanziare i centri antiviolenza e le case di accoglienza, eroga contributi per il sostegno degli orfani di crimini domestici – sottolinea la Saverino, presidente provinciale del PD Catania -. È previsto uno stanziamento di 2 milioni e 355 mila, con un incremento rispetto al 2023 di 900 mila euro”.
“A seguito della norma che ho voluto fortemente – ha proseguito – il ragioniere generale, Ignazio Tozzo, ha provveduto ad integrare il nomenclatore dei due capitoli inserendo il riconoscimento degli orfani di femminicidio”.
Il ruolo delle istituzioni
Il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, nel suo saluto introduttivo ha sottolineato il ruolo centrale delle istituzioni in un tema tanto importante all’interno del dibattito culturale della città. Il prefetto ha poi sintetizzato le principali iniziative a sostegno di quelle che, fino a poco tempo fa, erano vittime invisibili.
Presenti il questore di Catania Giuseppe Bellassai, il comandante provinciale dei carabinieri, colonello Salvatore Altavilla, il generale Luca, il maggiore della Guardia di Finanza Emilia Altomonte e il parroco della Cattedrale di Catania, monsignor Barbaro Scionti, che ha portato i saluti dell’Arcivescovo Renna.
La violenza più atroce
Valeria Valente, senatrice e componente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e contro ogni forma di violenza di genere, ha sottolineato che si parla tanto spesso di violenza maschile sulle donne. Ma bisogna rendersi conto che c’è una violenza ancor più atroce dietro tutto questo: quella che viene consumata sui bambini, che molto spesso rischiano di restare soli.
Quando l’assassino viene consegnato alla Giustizia, i figli restano senza genitori e sono così esposti ad una vita molto difficile ed a condizioni tanto complicate. In questo contesto, nel 2018, è stata votata una legge importate, dedicata agli orfani di femminicidio, che prende in carico queste persone sotto tutti i punti di vista.