Orlandina, attesa per Diener | Poi sarà la volta dei lunghi - Live Sicilia

Orlandina, attesa per Diener | Poi sarà la volta dei lunghi

La guardia di Pont du Lac ad un passo dalla firma. Oriakhi non resterà, caccia al nuovo pivot.

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CAPO D’ORLANDO – La scorsa settimana Bruno Fitipaldo, nelle prossime ore Drake Diener. Così, il reparto degli esterni in casa Betaland Capo d’Orlando sarà praticamente completo con il tanto atteso ritorno della guardia nativa di Pont du Lac, che ha espresso chiaramente la propria voglia di tornare in Sicilia, a dispetto del forte interessamento della Enel Brindisi allenata da coach Meo Sacchetti, l’uomo sotto la cui guida ManDrake esplose proprio tra le fila del club paladino. E così, dopo l’ingaggio del playmaker uruguaiano e le conferme dei giovani Laquintana, Perl e Stojanovic, mancherebbe soltanto un uomo, quasi certamente un 3 da far uscire dalla panchina a gara in corso, per consegnare a coach Gennaro Di Carlo il sestetto di giocatori da piazzare sul perimetro nella prossima stagione.

Non appena si completerà la trattativa per il ritorno di Diener, la priorità del direttore sportivo Giuseppe Sindoni e del suo staff diventerà il completamento del frontcourt, che per il momento presenta soltanto l’altro figliol prodigo Archie e il nuovo arrivato Iannuzzi, oltre a un Sandro Nicevic che, a differenza di Basile, sembra intenzionato a prolungare di un altro anno la propria carriera in biancoblu. Sarà dunque necessario setacciare il mercato alla ricerca di altri due pivot, o comunque di un centro e di un’ala grande che possa comunque garantire la necessaria copertura sotto canestro, visto che lo stesso Iannuzzi può giocare sia da 4 che da 5. Sono svanite quasi del tutto le possibilità di confermare per un altro anno Alex Oriakhi, il quale poteva essere tesserato da comunitario secondo il trattato di Cotonou. Per questo motivo, il nuovo centro della Betaland sarà extracomunitario e potrebbe essere pescati dagli States oppure dalla serie A2, come nel caso di Tyler Lee Cain, ex Forlì.

Per il resto, il roster verrà completato da un altro lungo che quasi certamente sarà comunitario, e dagli ultimi due italiani (uno dei quali proveniente dal vivaio biancoblu) nel gruppo di cinque che dovranno rappresentare la parte integrante del roster, secondo la formula del 3+4+5 stabilito dall’Orlandina in vista della prossima stagione. Dopodichè si potrà pensare a lavorare per disputare un nuovo campionato, in cui porre ancora una volta la salvezza anticipata il più possibile come obiettivo primario, ma senza togliersi il diritto di prendersi qualche soddisfazione, com’è accaduto nelle ultime due stagioni nella massima serie per Capo d’Orlando.


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