Orlando attacca Confindustria: |"Lo stesso sistema di Ciancimino" - Live Sicilia

Orlando attacca Confindustria: |”Lo stesso sistema di Ciancimino”

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando

Gli industriali replicano: "Polverone per coprire la sua incapacità. Lo quereliamo".

PALERMO – Il concetto lo aveva già espresso in passato, ma le parole di Leoluca Orlando sono durissime. A tal punto che la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosi Bindi, anche lei a Palermo, annuncia che lo convocherà presto. Il sindaco attacca Confindustria che in serata replica annunciando querele.

Orlando sceglie le commemorazioni per l’omicidio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo per il suo affondo: “I veri grumi del potere affaristico-politico-mafioso oggi si concentrano su acqua, rifiuti ed energia. È la versione contemporanea di quello che un tempo era il sistema di potere cianciminiano”. Ad ascoltarlo ci sono esponenti politici, sindacali e istituzionali. Orlando punta il dito contro i rischi di “gestioni private e scellerate di cosiddetti confindustriali antimafiosi” ed ha poi ribadito la necessità di portare avanti le battaglie per la legalità avviate da La Torre “che devono proseguire, oltre e nonostante i troppi antimafiosi di facciata”.

La Bindi, ospite al teatro Biondo del centro studi che porta il nome dell’ex segretario regionale del Pci assassinato dalla mafia, annota subito le parole: “Mi ha colpito lo spirito di Orlando che è lo stesso della relazione di Pio La Torre. Ha citato settori nei quali il potere mafioso con il potere politico continua a fare affari: i rifiuti, l’acqua, l’energia. Lo ascolterò in commissione antimafia. Ha fatto riferimento a compiacenze precise: queste sono affermazioni importanti per le nostre inchieste”.

Orlando aggiunge: “Da due anni ripeto che in Sicilia siamo in uno stato di calamità istituzionale nei settori dell’acqua, rifiuti e energia. Queste criticità le abbiamo espresse nel documento dell’Anci regionale del 4 maggio 2014, ripetuto in numerosi altri documenti e rappresentato alla commissione parlamentare sulle Ecomafie e all’Anac, l’autorità nazionale per l’anticorruzione, ed esposte alla procura di Palermo, l’anno scorso”.

La replica arriva in serata. Confindustria Sicilia e Confindustria Palermo hanno dato mandato ai propri legali di citare in giudizio Orlando per diffamazione aggravata dopo le dichiarazioni di stamane. Le associazioni degli industriali in una nota congiunta dicono che ”Orlando Cascio è già stato condannato in sede penale e civile per condotte diffamatorie specifiche e reiterate, nonché per oltraggio a pubblico ufficiale. Leggere le bieche dichiarazioni nel giorno della commemorazione di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo da parte di Orlando Cascio testimonia il livello d’impudenza e arroganza, priva di freni inibitori tali da non farsi scrupoli a usare per proprio tornaconto un evento di tale portata”.

”Creare sistematicamente polveroni e chiacchiere – continua la nota – come da sempre ha fatto Orlando Cascio per coprire la sua incapacità a governare, appartiene a una sottocultura tipica dei regimi di matrice fideistica. Ci chiediamo da ultimo a chi è funzionale sventolare ai quattro venti il contenuto delle denunce depositate in Procura? Prendiamo atto che Orlando Cascio preferisce, a proposito di Ciancimino, continuare a tacere rispetto alle circostanziate e dettagliate denunce del magistrato Alberto Di Pisa dello scorso 4 gennaio 2016”. 

 


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