PALERMO – Un movimento che, passando dalle primarie in stile americano, porti alla nascita del “vero Partito Democratico” mettendo insieme il centrosinistra a livello nazionale ma partendo dall’esperienza di Palermo. Questo il profilo di “Mov139”, il nuovo soggetto politico del sindaco Leoluca Orlando che stamane, nel capoluogo siciliano, ha riunito militanti, amministratori e simpatizzanti per serrare le fila e dare una fisionomia alla sua nuova creatura. Il prossimo appuntamento sarà per il 15 giugno, a Roma, insieme a Felice Belisario e Carlo Costantini per stabilire le regole con cui eleggere, a mezzo primarie, un’assemblea costituente che lanci un appello “a un campo, più che a un recinto”, ovvero a un’ampia coalizione di centrosinistra che si candidi al governo del Paese.
Progetti altisonanti, illustrati, microfono alla mano, a una platea fatta di militanti e simpatizzanti del sindaco e riunita a villa Boscogrande da Pippo Russo e Fabio Giambrone. Tra consiglieri comunali, provinciali e di circoscrizione (tra cui i presidenti della Sesta e dell’Ottava Michele Maraventano e Marco Frasca Polara), hanno fatto capolino numerosi dirigenti e funzionari comunali, imprenditori che, come Ganci, hanno contributo all’iniziativa, l’assessore Luciano Abbonato, Giovanna Marano ma anche ex esponenti di altri partiti come Maurizio Gambino, già di Forza Italia, l’ex capogruppo dell’Mpa a Sala delle Lapidi Leonardo D’Arrigo e Sandro Terrani, in passato presidente della Seconda circoscrizione e fino a qualche mese fa in quota Grande Sud.
Ma in platea era presente anche Mimmo Russo, consigliere comunale eletto nella fila dell’Mpa e oggi confluito nel movimento Sicilia Sì che raggruppa una trentina di amministratori locali fra cui i consiglieri provinciali Francesco Miceli e Fabio Ferranti, il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e quello di Termini Imerese Salvatore Burrafato. “Nei prossimi giorni ci incontreremo con il sindaco Orlando – spiega Russo – che oggi ha parlato di un campo, a cui rivolgersi, che può comprendere anche me. Un mio passaggio in consiglio comunale al nuovo gruppo di Mov139? Sì, sta nelle cose. Sicilia sì ha sostenuto Crocetta alle Politiche: il governatore è stato l’unico a convincermi a votare a sinistra per una volta nella vita. Ma mi ha sedotto e abbandonato”.
Un nuovo ingresso per la maggioranza, quindi, che potrà contare nuovamente su 30 consiglieri (dopo l’addio di Giorgio Calì per il Centro democratico) e che, da qui a un mese, dovrebbe completare il passaggio da Idv a Mov139, anche se in questa operazione potrebbe perdere Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti che, pur restando in maggioranza, creerebbero un gruppo a parte che faccia riferimento all’Italia dei Valori.
“Palermo è maledetta e benedetta – ha esordito Orlando parlando alla platea – maledetta quando un farabutto saccheggia la cappella del cimitero dei Rotoli e benedetta quando darà la cittadinanza onoraria ad Howard Dean. Tra questi due estremi stanno le paure e le speranze della città. I palermitani, dandomi il 74 per cento delle preferenze, mi hanno fatto capire che dovevo uscire dal mio recinto, ormai troppo piccolo e in cui stavo morendo soffocato, per un partito che si chiami Palermo”. E da qui parte la nuova avventura, che opterà su primarie ma sul modello statunitense: “Noi non eleggeremo capi – ha continuato il Professore – che poi fanno la fine di Veltroni o Bersani, e l’epoca delle tessere è finita. Faremo un partito orizzontale, senza indicare per il momento presidenti o segretari, e si potrà prendere la doppia tessera”.
Un passaggio, quest’ultimo, che potrebbe permettere a molti, Russo in testa, di aderire al progetto di Orlando senza abbandonare i propri partiti di riferimento e di allargare il novero di chi guarda con sempre più attenzione al nuovo movimento che dialogherà con gli altri primi cittadini, Ignazio Marino in testa (sempre che vinca al ballottaggio di domenica), e il resto del centrosinistra fra cui Azione civile di Antonio Ingroia a cui ha aderito il consigliere comunale orlandiano Alberto Mangano e che sta attirando l’attenzione di altri inquilini di Palazzo delle Aquile.