Orlando in soccorso di Forello | "E' l'ora della resistenza" - Live Sicilia

Orlando in soccorso di Forello | “E’ l’ora della resistenza”

Solidarietà anche da Giusto Catania, ironico Gelarda: "Ugo, ti capisco..."

PALERMO – “Attacco alla libertà di stampa, dileggio dei cittadini con disabilità, controllo politico sulla divulgazione scientifica, proposte di legge per vietare il lavoro agli stranieri non solo migranti. Ora anche la repressione del dissenso interno. Per coloro che ancora avessero dubbi su ciò che sta avvenendo in Italia, la ‘epurazione’ di Ugo Forello dal gruppo consiliare del Movimento cinque stelle non può che suonare come un definitivo campanello di allarme sulla deriva culturalmente e concretamente pre-fascista della maggioranza di governo gialloverde”. Lo afferma in una nota il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in merito alle polemiche sorte all’interno del gruppo consiliare M5s a Sala delle Lapidi dove Antonino Randazzo ha preso il posto di Ugo Forello, con quest’ultimo che ha parlato di “epurazione” nei suoi confronti. “Rattrista vedere quel partito, nato come movimento che diceva di promuovere partecipazione e democrazia, ridotto a mera stampella di Salvini di cui scimmiotta metodi e proposte, in una folle corsa verso l’oscurantismo – aggiunge Orlando -. In questo clima, non si può che chiamare alla resistenza tutti coloro che hanno a cuore non tanto la democrazia formale, quanto la possibilità di civile convivenza e il futuro del nostro paese e delle nostre comunità”.

Sulla vicenda interviene anche Giusto Catania, capogruppo di Sinistra comune: “L’epurazione di Ugo Forello, da capogruppo del Movimento cinque stelle a Palermo dimostra la vera natura del M5s. E’ evidente che criticare il ‘capo’ per le sue scelte politiche rappresenta un reato di lesa maestà. Per cultura politica sono sempre rispettoso delle autonome scelte dei partiti tuttavia appare particolarmente preoccupante questa modalità di interpretare la democrazia da parte di un partito al governo del Paese. Esprimo solidarietà al collega Ugo Forello per la modalità con cui è stato ‘fatto fuori’ . Non voglio entrare nelle dinamiche interne ai singoli movimenti ma qualora fosse vera la ricostruzione fatta dal collega, secondo il quale è stato ‘epurato’ solo perché ha contestato Di Maio, saremmo davanti a un fatto molto grave, che lede la dignità dei consiglieri comunali ed erode la libertà di parola di chiunque”.

Nella polemica si inserisce anche Igor Gelarda, ex consigliere M5s, oggi con la Lega, che in passato ha avuto diversi scontri con Forello: “Caro Ugo hai la mia massima solidarietà. Nessuno come me a Palermo può comprendere cosa significhi essere isolato ed ignorato dal suo stesso partito – dice -. Vedere i propri comunicati sconfessati dal proprio capogruppo. Scoprire che le tue carpette sono frugate da ignoti. Sapere di riunioni effettuate in tua assenza. Di decisioni prese senza consultarti. I tuoi contenuti, a mio parere, erano lontani dalla linea del Movimento 5 stelle, e questo era evidente e da me denunciato a vario modo. Eppure adesso vederti vittima di un certo modo di fare che in un’altra epoca ti ha visto attore attivo e non passivo mi addolora. Anche pensando a quanti ancora hanno fiducia in quello che resta del movimento 5 stelle siciliano, purtroppo ormai vaga ombra. Ti offrirei la sponda della Lega, ma so che ancora non comprendi il lavoro di riassetto dell’italia e della Sicilia che stiamo facendo e forse qui ti troveresti male. Ti auguro comunque ogni bene e spero che possa trovare una collocazione politica che rispetti le tue idee, la tua persona e la tua terra, come è successo a me”.

“Il trattamento riservato al collega Ugo Forello dal Movimento cinque stelle lede la figura e il ruolo istituzionale del consigliere comunale – dice Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022 – al di là delle dinamiche interne a ogni partito, destituire un capogruppo a sua insaputa non è certamente il modo migliore per esercitare una corretta dialettica politica. Men che meno se la frattura, come si legge dai giornali, è stata motivata dall’espressione di un libero e legittimo pensiero”.

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