Ortofrutticolo tra caos e problemi| Orlando lo chiude per tre giorni - Live Sicilia

Ortofrutticolo tra caos e problemi| Orlando lo chiude per tre giorni

Pugno duro del sindaco dopo i rilievi del Ministero e della Forestale.

PALERMO
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PALERMO – Il mercato ortofrutticolo chiude i battenti. Lo farà solo per tre giorni, ma potrebbe essere solo il preludio della tempesta. Con un’ordinanza il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha ordinato di non aprire il mercato da giovedì 28 a sabato 30 giugno: una misura resa necessaria per alcuni lavori urgenti nella struttura dopo l’ispezione della Forestale.

Nelle scorse settimane, infatti, gli agenti e gli ispettori del Ministero si erano recati in via Montepellegrino per rivoltare come un calzino il mercato, riscontrando più di un’anomalia. Una situazione assai critica che ha spinto Orlando a una misura sorprendente: chiudere tutto per tre giorni, il che significherà mettere in crisi la vendita di frutta e verdura nel capoluogo. Ma in realtà la presa di posizione del Professore è assai più dirompente, ossia mandare un chiaro messaggio ai concessionari: si cambi musica, oppure si chiude tutto.

L’ordinanza ripercorre passo passo le tappe di un percorso tortuoso: già a gennaio e febbraio l’Asp aveva segnalato dei problemi sanitari e, nonostante le dichiarazioni di intenti dei concessionari, nessuna iniziativa si è concretizzata. “Gli interventi di pulizia giornaliera e straordinaria eseguiti da Rap e Reset vengono resi vani da comportamenti indecorosi dei fruitori dell’area – si legge nel provvedimento – nonché dalla totale assenza di reale collaborazione dei titolari di concessione”. Il regolamento giace in consiglio comunale e intanto il 22 maggio la Forestale e il Ministero sono intervenuti accertando “svariate forme di illegalità relative alla commercializzazione all’ingrosso dei prodotti e la totale assenza di controllo e vigilanza da parte del Comune”. A questo punto Palazzo delle Aquile ha scelto la mano pesante: nei tre giorni di chiusura Rap, Coime, Amap e Reset interverranno in forze per pulire il mercato e garantire gli standard igienici. Il tutto per evitare di arrivare alle sanzioni più severe, tra cui la chiusura dell’intero mercato.

Una situazione di emergenza, come si legge nei verbali allegati all’ordinanza. Il mercato non ha l’agibilità, il piano cantinato è inagibile, bisogna intervenire sulla copertura del canale Passo di Rigano, i servizi igienici vanno allacciati a una rete di smaltimento reflui: il Comune ha fatto interventi tampone negli anni, ma serve un piano complessivo di rilancio e messa in sicurezza. Ma le condizioni igieniche sono precarie: i verbali dell’Asp segnalano nei wc “escrementi (presumibilmente umani) e odori nauseabondi”, negli stand ragnatele, umidità e muri scrostati, mancanza di riserve idriche, rifiuti vegetali, “escrementi e puzzure” nell’area alle spalle della portineria, caditoie otturate, fogne non funzionanti.

LE REAZIONI

“Quella del sindaco è una scelta responsabile – dice il presidente della commissione Attività produttive Ottavio Zacco – che consentirà di realizzare interventi fondamentali e migliorare le condizioni sanitarie del mercato. Ma questo è solo l’inizio di un percorso per regolamentare i mercati generali, tema tra le priorità della commissione che si riunirà il 14 giugno alle 10 proprio all’ortofrutticolo per condividere questo percorso con i concessionari: Palermo non può fare a meno dei suoi mercati generali, serve lo sforzo di tutte le forze politiche per dare priorità a questi interventi strutturali. Bisognerà però anche intervenire sul controllo degli accessi, per far rispettare le regole”.

“Le condizioni del mercato ortofrutticolo sono drammatiche – affermano i consiglieri di Sinistra Comune Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno – Oggi l’intervento dell’Amministrazione comunale non è più rinviabile. Occorre che nel più breve tempo possibile il Consiglio comunale metta mano ai regolamenti dei mercati generali ed al regolamento sui mercati storici. Questo consentirà di rilanciare un importante settore economico della nostra città e di dare ossigeno alle attività commerciali correlate”.

“Quella di chiudere il mercato ortofrutticolo per risolvere alcuni problemi igienico-sanitari e scongiurare ogni rischio di contaminazione dei prodotti è una misura condivisa con l’amministrazione per rendere più sicure le derrate alimentari e migliorare le condizioni per i lavoratori”. Lo dice il capogruppo di Palermo 2022 e componente della commissione Attività Produttive Antonino Sala. “Sottolineo – continua – che i concessionari sono costantemente aggiornati in maniera partecipativa sull’azione amministrativa. Tuttavia per una vera svolta occorre approvare la delibera sul Regolamento unico dei mercati, cui di recente la mia commissione ha dato parere positivo. Per questo è fondamentale che il Consiglio approvi al più presto questo provvedimento, al pari di altri che non possono essere più rinviati, come quelli sulla pubblicità e sulle farmacie. L’aula deve fare il massimo – conclude – per promuovere sviluppo e lavoro in questa città, basta tergiversare”.

“Quella del mercato ortofrutticolo di Palermo è una questione in sospeso da decenni: da anni, infatti, la città chiede provvedimenti e l’amministrazione tira avanti a forza di promesse e proclami”. Lo dicono i consiglieri comunali del M5S di Palermo, Ugo Forello, Giulia Argiroffi, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo. “Adesso che è arrivata questa ordinanza che ne ordina la chiusura per tre giorni – aggiungono i Cinquestelle – va ribadito che il mercato ortofrutticolo deve essere spostato: l’area attualmente dedicata non è adatta, non lo è in termini igienico-sanitari, come emerge drammaticamente da mesi, e non lo è in termini logistici e infrastrutturali. Le varie amministrazioni, a parole, hanno spesso parlato di spostarlo in un’area raggiungibile senza attraversare il centro della città, dove il carico e scarico della merce possa avvenire in condizioni agevoli per i lavoratori e dove queste operazioni non comportino quotidiani disagi alla mobilità cittadina, mentre la giunta Orlando prosegue nell’immobilismo che si traduce in continue emergenze con ricadute sulla qualità della vita dei lavoratori. A Palermo tutto è fermo perché, oltre alle difficoltà di un sindaco stanco e poco attento alle esigenze dei cittadini, ci ritroviamo con un Consiglio comunale perennemente rallentato dall’assenza di una maggioranza in Aula. Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle auspica che si cominci a lavorare il prima possibile con ritmi tali da non offrire ancora alibi a questa amministrazione comunale sempre più allo sbando”.

“La chiusura del mercato ortofrutticolo di Palermo, disposta dal sindaco Orlando per tre giorni a giugno, dimostra quanta poca attenzione è stata riservata a uno dei polmoni economici della nostra città. La mancata approvazione in consiglio comunale del regolamento unico dei mercati generali non aiuta a risolvere i problemi della struttura: è arrivato il momento di esitarlo e le forze che vi si oppongono devo dire perché e quali correttivi propongono. Non si può perdere altro tempo, bisogna dare regole certe al settore”. Lo dice Paolo Caracausi, consigliere comunale di Palermo del Mov139 in quota Idv.

“Negli ultimi mesi – dichiara Igor Gelarda – erano state numerose le avvisaglie che al mercato ortofrutticolo la situazione era critica. In più di una occasione l’Asp ha sottolineato gravi carenze igieniche sanitarie. E’ chiaro che da un lato continuano ad essere messi in atto, da parte di alcuni lavoratori, comportamenti che non possono essere tollerati, dall’altro lato l’amministrazione comunale ha colpe innegabili e gravissime, dato che il regolamento del mercato ortofrutticolo risale a 50 anni fa e la struttura è priva di allacciamenti fognari. Ma guai a dire che la soluzione del problema, nell’immediato, sia lo spostamento del mercato. Infatti, sebbene trovare una area più idonea è assolutamente necessario (igiene, traffico e altro), chi invoca lo spostamento come soluzione immediata al problema dimostra solo di non conoscere di cosa sta parlando e fa demagogia. Bisogna piuttosto adoperarsi per individuare, nel piano regolatore, una nuova area mercatale idonea. Lo spostamento è una cosa necessaria ma ci vogliono anni, mentre noi abbiamo bisogno di risposte immediate. Allora basta con i proclami da campagna elettorale, stiamo parlando del pane di centinaia di lavoratori e del pericolo che Palermo resti senza un mercato ortofrutticolo. Il movimento cinque stelle spinge per trovare le soluzioni immediate e condivise. Giovedì la sesta commissione consiliare, che si occupa dei mercati e di cui faccio parte, ha chiesto e ottenuto una assemblea proprio dentro l’ortofrutticolo con i portatori di interessi e il vicesindaco. Per mettere questa amministrazione comunale davanti alle sue responsabilità. Per prima cosa è necessario che il consiglio approvi il nuovo regolamento dei mercati generali, al quale la VI commissione dove ha già dato parere positivo. Senza regole certe non c’è mai chiarezza in nulla, e successivamente il comune si deve attivare per risolvere alcuni dei problemi più gravi – nelle more di individuare una nuova area da destinare – come ad esempio la fornitura di bagni chimici funzionanti e gratuiti per i lavoratori, mentre i lavoratori devono modificare certi atteggiamenti. È necessario dunque una condivisione e una collaborazione con tutti i portatori di interessi per far sì che il mercato ortofrutticolo non muoia”.


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