Ospedale San Marco di Librino |Cresce preoccupazione sindacati - Live Sicilia

Ospedale San Marco di Librino |Cresce preoccupazione sindacati

La chiusura del pronti soccorso del Vittorio Emanuele spaventa.

Ieri il vertice in municipalità
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CATANIA – “Ci preoccupa e non poco il fatto che le dichiarazioni del direttore generale del Policlinico, Cantaro, sul pronto soccorso del nuovo ospedale San Marco siano state smentite dall’assessore regionale Gucciardi. Non c’è certezza, infatti, sui tempi e sulle risorse che dovrebbero consentire l’avvio dei concorsi per i nuovi posti necessari al funzionamento della struttura in pieno regime”. Il segretario generale della Camera del Lavoro, Giacomo Rota, il segretario generale della Fp Cgil, Gaetano Agliozzo, e il rappresentante aziendale Cgil al Policlinico, Carmelo Calvagna, intervengono all’ indomani della seduta straordinaria del sesto consiglio di quartiere promossa dal presidente Lorenzo Leone, dedicata proprio al nuovo ospedale che dovrà presto sorgere a Librino.

“Ringraziamo Leone per l’occasione di fruttuoso confronto dove la Cgil, insieme alla responsabile per le periferie Sara Fagone, ha ribadito la necessità che non può essere chiuso il pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele se prima non sarà attivato il pronto soccorso del San Marco e non certo in versione depotenziata e isolata, ma con tutta le energie lavorative necessarie al pronto intervento. Ringraziamo anche il sindaco Bianco, che di certo sta dimostrando disponibilità, ma a fronte di quanto dichiarato dall’assessore regionale lo invitiamo anche a prendere provvedimenti chiedendo un incontro urgente all’assessore Gucciardi, affinché non accada il peggio. Non accada, cioè, che il personale del Vittorio Emanuele venga trasferito al Policlinico e che dunque la chiusura del “Vittorio” avvenga in assenza della piena operatività del San Marco, trasformando in una chimera l’intera operazione e lasciando tragicamente senza pronto soccorso la zona sud della città”.

Aggiungono Rota, Agliozzo e Calvagna: “Dobbiamo invece dare atto al direttore generale dell’ospedale Garibaldi, Santonocito, di avere mantenuto le promesse, passando dalle parole ai fatti e dunque approvando l’ampliamento del pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi centro. Il nostro timore, purtroppo, è che nella vicenda San Marco, invece di assicurare il massimo livello di servizio nel pieno diritto dei cittadini, si finisca per favorire i giochi dei soliti primariati universitari. Sarebbe un gioco squallido al quale la Cgil non è interessata”.

La posizione della Ugl. Sul consiglio di circoscrizione sulla chiusura del pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele” e sull’apertura del costruendo ospedale “San Marco”, che si è svolto questa mattina nei locali della 6^ municipalità a Catania, si registra l’intervento della segreteria territoriale della Ugl che ha presenziato ai lavori del consiglio di quartiere. “Nulla di nuovo sotto il sole come si suol dire, almeno da parte nostra, poichè avevamo già prospettato quello che ieri è effettivamente emerso nel corso della riunione. Abbiamo infatti avuto la conferma che il territorio non si sente sufficientemente tutelato con l’avvio della nuova rete ospedaliera, che il nosocomio di Librino ci appare depotenziato prima di nascere, perché non abbiamo alcuna garanzia della presenza di un pronto soccorso al suo interno, che l’ospedale “Garibaldi”, nonostante si stia attrezzando, non sarà pronto prima di almeno 2 o 3 anni a fronteggiare tutto il carico dell’utenza proveniente dal centro città vista la chiusura del punto di emergenza e urgenza del “Vittorio” e che il mancato impinguamento delle piante organiche comporterà la nefasta conseguenza di ritrovarci con strutture ospedaliere fortemente depotenziate. Non possiamo lasciare ai direttori generali la responsabilità di affrontare da soli, soprattutto senza dare loro le risorse per farlo, le scelte non condivisibili della politica dettate unicamente da logiche di apparente contenimento dei costi.”

A commentare l’esito della seduta sono Raffaele Lanteri, coordinatore nazionale del settore docenza e dirigenza della federazione Ugl università, il segretario regionale del settore medici Ugl Aurelio Guglielmino ed il segretario della federazione provinciale Ugl sanità Carmelo Urzì, che aggiungono: “Non è di certo passata inosservata la presenza di un parterre politico formato da diversi deputati regionali catanesi e da componenti della giunta comunale. Ai politici presenti ed assenti chiediamo un intervento diretto sul presidente della Regione siciliana e sull’assessore regionale alla salute affinché si impegnino che le parole e i buoni propositi possano essere presto tradotti in quei fatti che una fetta consistente della città aspetta, ovvero la realizzazione di un nosocomio (il San Marco) di eccellenza (come era previsto) con un organico adeguato e non chiedendo al direttore generale Paolo Cantaro di raschiare il fondo del barile alla ricerca di “personale da riconvertire”. Non vogliamo un ospedale di serie B e per questo servono le risorse umane e di conseguenza un organico adeguato. Quindi auspichiamo – concludono i tre rappresentanti sindacali – che quella di ieri non sia stata solo una passerella, ma un punto di avvio per sgombrare il campo dagli equivoci e dalla confusione, dalle scelte incomprensibili e irresponsabili poste in essere giocando sulla pelle dei cittadini. L’ Ugl reitera la propria disponibilità a fornire il proprio contributo di idee ma ribadisce la posizione vigile ed attenta a tutela della salute e dei diritti della cittadinanza.”

La posizione della Cisal. “La Cisal preso atto della chiusura di un importante punto di primo soccorso nel centro storico della città senza una valida alternativa non può essere che contraria. Inoltre ricorda che la posizione strategica dell’ospedale San marco librino sarebbe un toccasana ma pare che non sia previsto il pronto soccorso per tutti cittadini del comprensorio tra librino villaggio puntata aeroporto e zone limitrofe. “Chiederemo – spiega Aldo Moschella -alle situazioni che non è più possibile tollerare ulteriori tagli a discapito dei cittadini sulla sanità trasporto pubblico locale istruzione che danni vengono salassati creando malcontento in tutto il territorio”.


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